Cantante, insegnante di canto, autrice di canzoni, poesie e racconti. Diplomatasi nel 2002 in Scrittura Drammaturgica presso la Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, accede al corso di Canto Jazz della Civica Scuola di Musica Jazz di Milano lo stesso anno e si diploma nel 2006. Tra il 2006 e il 2009 frequenta il corso di Laurea in Jazz presso il Conservatorio verdi di milano dove si laurea il 1° Marzo 2010.
giovedì 29 dicembre 2022
Ricetta detox per il periodo natalizio :)
domenica 11 dicembre 2022
Piccolo maestro.
Una settimana fa Gaudì*, il mio famelico e dolce micio, ha cambiato dimensione e ha lasciato il corpo (peloso). È stato male giovedì, era mogio, non mangiava. Il giorno dopo l'ho portato dal veterinario, che ci ha mandati al pronto soccorso veterinario. Dopo centinaia di esami, valori, parametri e diagnosi, etc... la domenica mattina è andato. E io non ero con lui. Questa è la cosa che mi dispiace di più, gliel'ho detto in tutti i modi che non volevo soffrisse inutilmente, non volevo accanimento... ma secondo loro bisognava tentare comunque, anche se fin dall'inizio hanno detto che era molto grave. Avrei preferito si addormentasse mentre lo tenevo in braccio, anziché soffrire fino all'ultimo. Evidentemente bisogna imparare ad essere più incisivi e decisionisti coi veterinari.
Aveva sempre mangiato come un disperato, quelli che me lo avevano dato gli avevano causato una cistite costringendomi a proseguire una cura antibiotica preventiva inutile - perché cambiando casa poteva stressarsi... questi sono i deliri moderni del "prevenire" i problemi... causandone di peggiori!**
La "cura" prima gli aveva fatto tornare la congiuntivite e poi gli ha causato la cistite. Nel frattempo gli avevano fatto anche un'altra bella, e inutile, cura ricostituente, che gli aveva causato una fame assassina. Gli davo da mangiare 5 volte al giorno e lui piangeva perché voleva altro cibo. E così mi hanno confezionato un gatto che aveva sempre fame e che faceva la pipì in giro per segnalare che aveva qualcosa che non va, ossia, la maggior parte della volte, voleva altro cibo.
Purtroppo non ho seguito il mio istinto e non ho interrotto subito l'antibiotico e per la fame chimica ho trovato solo dopo un po' la soluzione di un sedativo naturale e blando, che un po' l'ha calmato.
Ma di fondo non ho mai risolto il problema del fatto che volesse troppo cibo e che facesse pipì ovunque e in continuazione per ottenerlo.
Per questo quando ha iniziato a stare male, anche perché alla fine lo accontentavo un po' per subire meno rappresaglie, e ha iniziato, probabilmente, a fare la pipì anche per dirmi che non stava tanto bene... io non ho capito.
Fin dall'inizio dei pochi anni che ha vissuto ho cercato di farlo smettere con le buone, con le cattive, con le intermedie... niente da fare!
E alla fine il mio piccolo maestro mi ha insegnato che le punizioni e i rimproveri non servono a niente, sono un metodo sbagliato con gli altri come con noi stessi.
Conoscere e accogliere sono modalità molto più adeguate. Il resto sono cazzate che ci hanno insegnato genitori ignoranti che le hanno imparate dai nostri nonni e bisnonni altrettanto ignoranti su come si educa, si cresce e si incontrano gli altri.
Il giorno dopo la morte di Gaudì sono andata a un incontro di meditazione con due Monaci buddisti erranti, che ci hanno raccontato le regole secondo le quali vivevano: non utilizzano denaro, non posseggono altro oltre i propri abiti e la borsa in cui conservano pochi oggetti utili tra i quali la ciotola per l'unico pasto giornaliero; mangiano e riposano grazie alle offerte di cibo e di ospitalità, ma non possono chiedere nulla direttamente, a meno che non venga loro offerto aiuto e non possono conservare il cibo ricevuto per il giorno successivo; non possono restare nello stesso luogo per molto tempo perché non devono creare attaccamenti. Ogni giorno devono confrontarsi con tutti i limiti e le paure legate alla condizione umana, con la fame, il freddo, il caldo e al mattino il dubbio che quel giorno possa succedere che nessuno gli darà ospitalità li coglie. Ma poi ogni giorno incontrano nuove persone che gli offrono un pasto, amicizia e ospitalità. Spesso gli domandano se sono dei missionari, se sono venuti per convertire, cosa che li fa sorridere, perché quello che fanno è solo portare avanti la pratica del loro ordine, ma non sono interessati a convertire nessuno.
Tutto quello che fanno senza la fiducia sarebbe impossibile.
Gaudì era un gatto dal cuore enorme (in tutti i senti) e non poteva fare a meno di fidarsi e di offrire la pancia a chiunque per giocare.
È buffo che quello che per un micio rosso era così naturale a noi costi così tanta fatica.
* Nella foto Gaudì come mi salutava tutte le mattine, mentre tentava di convincermi coi suoi modi buffi e irresistibili che la sua pappa era più urgente della mia pipì...
**Vedi la nuova moda tra le attrici ammerigane di farsi le mastectomie preventive anziché controllare l'alimentazione, fare moderata attività fisica e controlli... meglio la mutilazione! bah!
mercoledì 30 novembre 2022
Pensare al bello che c'è stato nei secoli passati...
Ho pensato di alleviare così il peso di questa giornata in cui, purtroppo, pare proprio che vorranno confermare la barbarie dell'obbligo di fare da cavie, di ammalarsi e morire con l'ipocrita motivazione della solidarietà, per lasciarsi infliggere un farmaco inutile e dannoso.
Spero tanto in un risveglio comune, che però sembra tanto lontano...
E se no... in passato sono state fatte delle belle cose. Questo Notturno è una di quelle.
Pazienza, è probabile che non ci sarà altro.
A meno di iniziare a lottare uniti.
mercoledì 12 ottobre 2022
Fluire, accettare gli svantaggi e la fatica, evolversi. "Sei sulla strada giusta quando ti ascolti."
Trovo molto bello e utile questo contributo di Giorgia Sitta, come sempre. Aggiungerei una cosa che facciamo molta fatica a fare: accettare la nostra esperienza primaria. Accettare di aver avuto dei genitori inadeguati che non ci hanno aiutato a crescere ed evolverci e il dover fare ancora più fatica. Anche di questo Giorgia ha parlato, in un altro video o forse nel suo libro, dice che noi scegliamo quei genitori lì, con quelle difficoltà lì e che dobbiamo ringraziare, perché ci danno modo di svolgere il nostro compito - che sia rimediare a un karma cattivo o altro - e che i loro limiti, che spesso corrispondono a nostri limiti, a volte auto-imposti, sono un modo per renderci più pazienti, più tenaci, più forti e meno immaturi, anche se loro stessi sono immaturi.
Accettare significa non arrabbiarsi, ma nello stesso tempo non significa arrendersi a questo destino di incompiutezza, di inabilità a superare certi limiti. È solo questione di dare importanza al proprio percorso: vale la pena di fare fatica per andare oltre la collina? Val la pena provarci e dai e dai, di solito ci si riesce. Almeno per il tratto di percorso che possiamo fare in questa vita. Più facciamo in questa vita, meno dovremo fare nella prossima. Perché l'anima, il karma, etc... non si accontentano di un no. Continuano a sottoporti un determinato tema fino a quando non lo affronti e lo superi.
martedì 4 ottobre 2022
Music is internal and external listening...
Dopo due anni di emergenza sanitaria - o più che altro di grave crisi del sistema sanitario e dell'istituzione democratica - ci troviamo alle prese con il pericolo concreto della guerra nucleare, che nel frattempo viene affiancato dal pericolo della distruzione dello stato di diritto civile e dei diritti naturali dell'essere umano.
mercoledì 28 settembre 2022
VADEMECUM PER SCEGLIERE CANDIDATI (ahimé in ritardo, speravo non servisse, ma...)
venerdì 16 settembre 2022
Il governo italiano ricompensa chi rispetta le sue folli regole facendolo fallire!
Prima del delirio delle chiusure c'erano due posti in cui andavo a pranzare o cenare, che mi mettevano di buon umore per il cibo vegetariano, uno, vegano l'altro: Govinda (ristorante Hare Krishna) e Alhambra Risto Veg
martedì 13 settembre 2022
Modello cinese? No, grazie!... e la presunta rivoluzione dei nullafacenti che auspicano la rivolta spontanea... invece le pacifiche elezioni? Nooooo, che fa? Scherzi?
mah... magari è un po' come quelle volte che sei invitato a una festa e non c'hai voglia di andarci. poi ci vai ti ubriachi come una...
e finisce che ti diverti di brutto - hangover a parte...mercoledì 31 agosto 2022
Essere o non essere... felici!
È famoso l’aneddoto di John Lennon al quale fu chiesto di scrivere in un temino a scuola cosa voleva essere da grande e lui aveva risposto: felice! Al ché i prof gli avevano obiettato di non aver capito la traccia del tema e lui aveva risposto: e voi non avete capito la vita.
In effetti... quanti la capiscono?
Ma cos’è essere felici?
Probabilmente alcuni direbbero: avere tutto quello che vuoi e non avere problemi… questo però aprirebbe degli interrogativi su come mai la Svezia, una delle nazioni più ricche del mondo, con una grande apertura mentale, qualità della vita altissima, fosse una delle nazioni col maggior numero di suicidi al mondo - mi pare, per lo meno negli anni ’90, mi sembra di averlo letto in quel periodo.
Perché la felicità è una cosa complessa e anche semplice. Non è una cosa materiale, è uno stato d’animo. È uno stato d’animo di serenità feconda e produttiva, per cui puoi anche riposare, però ti va di fare delle cose, ma nello stesso tempo non sono gli obiettivi conquistati la cosa importante, ma piuttosto l’esperienza in sé.
È come dipingere un quadro: l’armonia è tutto.
O come scrivere un racconto o un romanzo: quello che conta è il sapore che ti lascia quando l’hai finito.
Insomma, la felicità è pure banale: non è la soddisfazione legata a quello che hai, ma il godersi quello che c’è.
E pure quello che si è.
Schopenhauer scriveva, nell’arte dell’essere felici, che la felicità risiede nella soddisfazione del sé, ossia essere contenti di sé, delle proprie relazioni, di sé stessi, con pregi e difetti, il ché non significa diventare dei palloni gonfiati che non ammettono mai di sbagliare. Ma piuttosto di fare il tifo per se stessi: sì, non tutto è perfetto, qualche sbaglio è stato fatto, ma chi non sbaglia? E comunque si può migliorare. Perché quello che ami lo puoi migliorare. Quello che disprezzi lo puoi solo distruggere - o lui distruggerà te... o forse è la stessa cosa, chissà?
E quello che hai - e che sei - lo devi amare, perché non è scontato. Potevi non avere niente oppure solo cose che non ti piacciono; potevi essere storpio o storpia e se lo sei potevi esserlo di più o potevi anche non esistere, potevi essere una delle verruche di Bruno Vespa, che poi a un certo punto se l'è pure tolte...
Ci sono persone che riescono a far sembrare tutto squallido (dopo un'iniziale o saltuario entusiasmo), anche la più grande e bella delle cose, delle conquiste esistenziali o lavorative o dei rapporti.
E ci sono persone che riescono a far sembrare bella qualsiasi cosa, perché i loro occhi cercano il bello, non le ombre, i difetti, di cui magari ridere, o le fregature…
E ci sono persone che hanno dei momenti in cui riescono a trovare il bello e momenti in cui vedono tutto nero.
L’importante è provarci e fare del proprio meglio ricordandosi che niente e nessuno è perfetto ed è questo il bello di questo mondo.
giovedì 18 agosto 2022
Credere, obbedire e... - mai credere ai banali dati numerici di realtà... A che serve la realtà? Ah ah ah...
Oggi in metro ho beccato questa... rincoglionita, non saprei come altro definirla, coi neuroni massacrati da questi 2 anni di dittatura insalubre e giallo-rossa-verde ma pure un po' nera, che i fascisti ci sono sempre, cioè in realtà sono tutti fasci quelli di questo governo.
Cioè, tu sei una fissata, e va bene.
Ti devi mettere la Ffpp2. E va bene anche questoo, io mica mi faccio gli affari tuoi, eh?
Ma fare la mossa teatrale di fare un balzo di 2 metri indietro perché c'è qualcuno che ritiene più importante respirare quanto più ossigeno possibile anziché giocare alla "pericolosa pandemia strisciante, ma intermittente: prima ovunque, poi solo al chiuso, poi al chiuso ma il tavolo è sicuro mentre il bancone è pericoloso! Fermi tutti è il contrario! Va bene non serve più al chiuso, tranne sui mezzi, sui quali prima servono le distanze, poi non servono, poi servono di nuovo e poi di nuovo non servono, e nei pubblici esercizi, ma solo se sei cliente, altrimenti, se vuoi lavorare e hai padroni sclerati, la devi mettere"...
Dicevo: fare la mossa teatrale... è davvero necessario?
In più, data l'età, si sarà sicuramente appena sparata la quarta dose.
E quindi: hai la ffpp2, hai le 4 dosi e qualcuno che respira liberamente è una minaccia per te???
Beh, il risultato della scenata di questa schizzata ipocondriaca, amante delle regole - peccato che non sia la legge a imporre l'inutile ricettacolo di CO2 batteri e germi, ma un'ordinanza di sir didymus "speranzio"che vale meno della carta da... Insomma, quella che serve per nettar le terga una volta espletata la peristalsi...!
Dicevo, il risultato è stato che una signora che avrà avuto più o meno la stessa età, over 60 verso i 70, si è abbassata la chirurgica, non ha detto niente, ma si è guardata attorno come a dire: "in effetti anca mi me so sfrantegà i ball de respirà la cundensa, eh?"...
E non mi stupirei se si fosse trattato di una politicante o sindacalista che ha fatto le dosi finte....somigliava un po' a quella giornalista odiosa, bionda con gli occhiali e la faccia a cartina geografica che tratta malissimo le altre donne, in generale non fa parlare chi dice cose diverse dalla narrazione di regime, ma soprattutto se son donne, perché con gli uomini, evidentemente nutre sempre delle (disattese e improbabili) speranze...
Ma sicuramente sono esagerata io a pensare che tutto questo delirio di regole contraddittorie, incoerenti, che cambiano in continuazione, senza che la situazione dei contagi e dei decessi ne sia minimamente scalfita, perché se dividi i morti per i mesi ne vengono fuori sempre circa 5500 e rotti al mese, con tutte le dosi infilzate - per non parlare della legge che dice una cosa e speranzio che ne dice un'altra- e che te ti fai le dosi, ma poi servono sempre mascherine, sempre più spesse, distanze e tamponi... Forse c'è qualcosina che non va!
Ma... Bisogna seguire le regole, vero?
Anche quando non hanno nessun senso né uno straccio di supporto scientifico-statistico.
In fondo: arbeit macht... ;) E credere, obbedire e... in(o)cularsi!
martedì 9 agosto 2022
Sul mistero che fa sì che pensare e valutare tramite il proprio intelletto e i propri sensi risulti quasi impossibile ai più...
Quand'ero piccina, ben prima di diventare miope, il primo paio di occhiali l'ho messo a 11 anni e mezzo e appena avevo iniziato a vederci poco bene da lontano, avevo avvertito il papà, un po' a malincuore, perché lui era miope, io avevo preso gli occhi da lui, e nulla... mi toccava!
Ma prima di allora ci vedevo a perfezione, anche perché con la correzione opportuna ho sempre letto la riga degli 11 decimi e pure quella dei 12.
Non ricordo se in prima o in seconda ci fecero la visita oculistica di classe, coi disegnini.
Sul tabellone c'erano una serie di disegni: cappelli, oche, passerotti... e la testa di un cavallo.
Però sventuratamente, il primo che la vide, probabilmente non riuscendo a metterla bene a fuoco e non domandandosi una serie di cose che dirò dopo, disse: uno stivale al contrario. Non so se lo fece per spirito patriottico, ma: perché mai uno stivale avrebbe dovuto essere a testa sotto e avere al posto del tacco 2 spunzoni così simili alle orecchie stilizzate di un cavallo? La moda non era ancora arrivata a simili eccentricità...
E purtroppo, dopo di lui (o lei), uno dietro l'altro, tutti confermarono che si trattava di uno stivale. E continuarono a non domandarsi il perché dello strano tacco e della posizione capovolta...
Quando venne il mio turno dissi: la testa di un cavallo.
E tutti giù a ridere.*
Ecco come funziona la capacità di giudizio nei gruppi: se tutti dicono una cazzata appoggiandosi al giudizio di un altro è ok, "Sei dei nostri! Yeah!". Se una prova a dire quello che vede, anche sulla base di un banalissimo ragionamento, tutti ridono.
Capite perché voi che credete alla tv e vi ripetete tra di voi le cose ascoltate in tv non avete scampo?
E faranno di voi quello che vorranno e quando qualcuno vi farà notare qualcosa che è inoppugnabilmente vero e non collima con la narrazione: lo deriderete.
D'altra parte lo hanno detto tanti altri, molto meglio di me, prima di me: Platone, Pasolini, Malcom X, Amiri Baraca, etc.... etc...
*Tutti giù a ridere tranne la maestra e l'oculista che erano vicine al tabellone, ma non dissero nulla, né per confermare, né per correggermi. Evidentemente per loro non era importante stabilire la verità. Hanno preferito confermare le dinamiche tipiche dei gruppi.
sabato 9 luglio 2022
sul fatto che tutto stava andando a puttane da mo', ovvero le rogne del super-io e degli "amici" e conoscenti che non si fanno mai i cazzi propri...
che le cose stessero andando piuttosto a puttane si poteva capire anche una 20ina di anni fa, quando andavi in giro a cercare lavoro per un call-center del cazzo (che quando non c'è altro ci si fa andare bene pure quello, per quanto triste, terribile, squallido) e ti facevano:
martedì 21 giugno 2022
domenica 15 maggio 2022
Rinunciare all'identità e ai diritti in cambio dell'inutile approvazione di una maggioranza ammaestrata è un pessimo affare.
lunedì 2 maggio 2022
Rinunciare a vivere per paura di morire: un enorme spreco dell'unica vita che siete sicuri di avere...
piccolo sprone a tornare alla normalità:
venerdì 29 aprile 2022
"Eh, ma io sono fatto così!...." è la negazione del potenziale animico.
Il lavoro contro la "natura", ossia contro le strutture e i meccanismi nevrotici, è non solo la via per la crescita e per la realizzazione animica, ma anche la vera salvezza, in questo momento.
lunedì 18 aprile 2022
Nemici, discriminazioni, ingiustizie... ecco il "nuovo" mondo del NWO.
Questo bel film, del 2019, probabilmente sarà uno degli ultimi a parlare di temi simili: le menzogne e le modalità mafiose degli xenofobi che (consapevoli o meno) sostengono il sistema e sono altamente utili al sistema; l'umanità, l'amicizia e la solidarietà che crescono nei cuori delle persone ancora vive, che sono in contatto coi propri sentimenti; e infine il CAMBIAMETO quello vero, quello che fa bene alla salute della società. Quello che fino a qualche tempo fa era auspicato da tutti e adesso è diventato un mero pourparler, nel momento in cui si appoggiano gli ucraini fingendo di ignorare la strage di Odessa, i bombardamenti in Donbas, i referendum vinti dai separatisti.
È triste quando la cosa migliore che puoi fare è allontanarti e basta da chi non ragiona più, e sta succedendo a molte persone in questo momento, per lo più a causa dei sieri anti-covid, che non sono altro che un simbolo, assieme alle mascherine:
SONO IL SIMBOLO DELL'OBBEDIENZA CIECA E DELLA SOTTOMISSIONE AD UN PATTO SOCIALE TOSSICO E DISTRUTTIVO.
La parola d'ordine è diventata: DISCRIMINARE.
Chi non si piega deve essere discriminato, vessato, sbeffeggiato in maniera feroce e irrazionale.
E non sembra che questa Pasqua stia producendo alcun passaggio dal buio alla luce, si resta fermi lì.
No "obbedienza", no party!
Questo "nuovo" mondo, gradito ai promotori del NWO, non è altro che la feccia del vecchio mondo!
È l'azzeramento di tutti i valori libertari e progressisti, di qualsiasi illuminismo (anche se si maschera da scientismo - più che da progresso scientifico).
È l'azzeramento dei sentimenti umani, del riconoscersi nell'altro e nel rispetto dell'altro, perché implica mancanza di rispetto per sé stessi.
E nessun sentimento sopravvive e prospera senza rispetto.
Sostituire i diritti umani alla sicurezza non ci renderà né più felici, né più sicuri. È una strada senza ritorno, e Shanghai dovrebbe mostrarlo. Shanghai con i poveri sudditi della dittatura segregati in casa senza cibo che finiscono per levarsi la vita gettandosi dalla finestra o impiccandosi. Shanghai con la pura e semplice violenza sadica del governante che ti fa vedere chi è che comanda e ti chiude in casa per un virus che fa più morti a causa dei presunti rimedi adottati (sieri sperimentali e segregazioni violente) ché con le complicazioni - tutte facilmente evitabili, se si seguono i corretti protocolli.
E altre discriminazioni folli verranno e i servi più obbedienti e scollegati dal loro Sé, vi si piegheranno.
La nota positiva è che molti di quelli che hanno creduto al siero magico sperimentale (che non è sperimentale perché l'hanno fatto in milioni di cavie umane), non sono disposti a credere al "neonazista buono".
Per chi ha creduto a entrambe temo che non ci sia nessuna speranza, ma non si sa mai. Magari si sveglieranno con la prossima atrocità di stato - sempre che non veniamo spazzati dal conflitto nucleare.
Su tutto troneggia questa surreale e tragicomica distorsione del senso del pericolo:
virus (ormai) mitigato e curabile = pericolo da combattere con ogni mezzo, anche facendo da cavia!
conflitto nucleare = 2 pastigliette di iodio, aspetta 12 ore prima di uscire dalle macerie della cantina di casa e passa la paura!...
venerdì 8 aprile 2022
Sì, vabbé, la pace... ma vuoi mettere col condizionatore acceso? - ma solo a casa di mr D. Ossia: il dramma del conformismo a tutti i costi...
Gira in rete la posizione guerrafondaia radical chic (cioè di quelli che credono di essere ancora di sinistra) per cui la pace che viene richiesta dagli - evidentemente - "filo-putiniani" sia una pura e semplice resa.
mercoledì 16 marzo 2022
Il senso del termine "bambino interiore", come si è formato e come superarlo.