mercoledì 16 marzo 2022

Il senso del termine "bambino interiore", come si è formato e come superarlo.


Spesso ci si riempie la bocca col termine "bambino interiore" senza capire bene cosa significhi. Il bambino interiore è frutto di un trauma o una serie di traumi, nell'adulto risolto è integrato e non agisce contro di noi, né occasionalmente, al contrario, ci salvano. Quando siamo frammentati non siamo sani, in contatto con l'anima e in armonia. Quando vediamo, conosciamo e accogliamo tutte le nostre parti, possiamo farle cooperare. È un lavoro lungo, profondo, che non si improvvisa e non si realizza da un giorno all'altro. Ma è il lavoro più importante nella vita di ognuno di noi, che alcuni rifiutano, altri non immaginano nemmeno esista e altri ci provano, accettando il dolore che implica, e in alcuni casi, alla lunga, portando a compimento questo lavoro. La caparbietà, se ben diretta, paga.

 

domenica 6 marzo 2022

Tingere i capelli con sostanze naturali, economiche e nutrienti!




Di questi tempi di lasciapassare verde marcio incostituzionali, e di crisi indotta dal fatto di non poter più lavorare e vivere serenamente senza fare da cavia, conviene ingegnarsi per fare un po' di sano fai-da-te!
A dire il vero non ci andavo manco prima - più o meno dal 2003 - ma adesso ho un motivo in più!
E quindi spulciando in rete ho scoperto che al di là dell'henné ci sono altre sostanze naturali che possono tingere i capelli e coprire quelli bianchi 😊

Leggendo qua e là ho messo assieme una ricetta personale che mischiava di tutto un po', eccola:

henné in polvere
il contenuto di una moka di caffé (in questo caso con caffé deacidificato, ossia con aggiunta di curcuma, cumino e pepe nero)
curcuma in polvere
cacao in polvere
cannella in polvere
decotto ristretto di té nero, chiodi di garofano, curcuma e scorza di cannella
aceto
olio di semi di arachidi
olio di cocco
burro di karité

Per prima cosa si mescolano gli ingredienti in polvere - henné, caffé, curcuma, cannella, cacao - con olio di semi di arachidi e aceto. Una volta fatto il decotto col té, i chiodi di garofano, la cannella e un po' di curcuma, lo si versa nella ciotolina col resto e si aggiungono l'olio di cocco e il burro di karité che si scioglieranno e faranno sì che i capelli non si secchino, anzi, vengano nutriti.

Si lascia in posa per almeno 30 minuti con una cuffietta, pellicola o stagnola che coprano la testa.
Infine si procede a shampo e balsamo - io ne ho trovati 2 perfetti per capelli secchi e sottili: shampo ecor per lavaggi frequenti e balsamo ecosì per capelli secchi. Si possono comperare da Naturasì, soprattutto lo shampo, il balsamo spesso va ordinato.
La prossima volta penso che proverò con altre varianti, pare che si possa utilizzare anche il succo della barbabietola per dare riflessi rossi 😁

Per i capelli biondi conviene optare per henné biondo e/o curcuma (che dà un colore caldo) camomilla e magari zafferano - in ordine di gradazione di colore caldo direi che si può andare dalla camomilla (più chiara) allo zafferano con la curcuma come gradazione intermedia. Si può utilizzare l'infuso di camomilla mescolandolo con curcuma o zafferano, oppure con altra camomilla in polvere. A questi si possono aggiungere gli oli.

La cosa bella è che queste sostanze tingono i capelli, ma non la pelle, quindi si possono applicare senza guanti!

Buone tinte! 😊


 

sabato 5 marzo 2022

Il dramma, e la vacuità, di una vita vissuta a livello estetico...


 L'impettito nella foto è Romain Gary, nato Kacew, polacco di origine, figlio di una donna piena di ambizioni di gloria, d'onore, di grandezza. Di immagine, in una parola.

Mina, la madre, desiderava che il figlio diventasse un diplomatico francese, un eroe di guerra, uno scrittore. Per sentire di valere più degli altri. Strilla ai vicini della casa popolare polacca il futuro che ha deciso per il figlio. I vicini ridono, lui scappa vergognandosene e da quel momento apparire in un certo modo ed essere all'altezza delle aspettative di questa donna dispotica diventa fondamentale. Si trasferiranno in seguito in Francia - per realizzare il sogno della madre, ovviamente.

Il poveretto va avanti tutta la vita a cercare di accontentarla e alla fine ci riesce, ma lei, infingarda, muore prima che lui possa mostrarle i frutti del suo impegno, come racconta nel romanzo Le promesse dell'alba.

A 66 anni non riuscendo a convivere con i segni della vecchiaia e non avendo altro da conquistare, decide di suicidarsi. 

Probabilmente anche perché solo: la madre lo aveva allontanato così bene dalla sua capacità di sentire che non era mai riuscito a creare una complicità, vicinanza, sinergia e gioia di far le cose assieme con nessuna donna, nemmeno con la donna con cui aveva fatto l'unico figlio, che si era suicidata l'anno prima - nella foto lui e il figlio partecipano al funerale di Jean Seberg.

L'immagine purtroppo è il rifugio delle persone che non hanno più il coraggio di sentire - perché sentire è troppo doloroso, o perché gli è stato vietato.

Quando le persone decidono di diventare crudeli, senza motivo, non un motivo legato a quello che puoi avergli fatto, di solito dipende dal fatto che non amano se stesse e quindi sanno solo giudicare e valutare attraverso parametri estetici - tra i quali rientrano il prestigio, gli obiettivi sociali e professionali raggiunti, la popolarità. Giudicano se stessi nello stesso modo.

La madre di Romain non sapeva amarlo per quello che era, né tanto meno per quello che aveva nel cuore. Quando il figlio otteneva qualcosa (per esempio la pubblicazione di un articolo) era tutta felice di lui! 

Ma dopo poco tempo tornava a chiedere altro. "Romain, sto leggendo i giornali tutti i giorni... Ma non vedo altri tuoi racconti!"...

E così il figlio inizia a mentire e inventare storie per giustificare i "fallimenti".


Il vero fallimento, però, è non riuscire a sentire veramente e quindi non sapere amare.

E Romain non l'ha capito fino all'ultimo, altrimenti non si sarebbe tolto la vita.