martedì 9 agosto 2022

Sul mistero che fa sì che pensare e valutare tramite il proprio intelletto e i propri sensi risulti quasi impossibile ai più...

 Quand'ero piccina, ben prima di diventare miope, il primo paio di occhiali l'ho messo a 11 anni e mezzo e appena avevo iniziato a vederci poco bene da lontano, avevo avvertito il papà, un po' a malincuore, perché lui era miope, io avevo preso gli occhi da lui, e nulla... mi toccava!

Ma prima di allora ci vedevo a perfezione, anche perché con la correzione opportuna ho sempre letto la riga degli 11 decimi e pure quella dei 12.

Non ricordo se in prima o in seconda ci fecero la visita oculistica di classe, coi disegnini.

Sul tabellone c'erano una serie di disegni: cappelli, oche, passerotti... e la testa di un cavallo.

Però sventuratamente, il primo che la vide, probabilmente non riuscendo a metterla bene a fuoco e non domandandosi una serie di cose che dirò dopo, disse: uno stivale al contrario. Non so se lo fece per spirito patriottico, ma: perché mai uno stivale avrebbe dovuto essere a testa sotto e avere al posto del tacco 2 spunzoni così simili alle orecchie stilizzate di un cavallo? La moda non era ancora arrivata a simili eccentricità...

E purtroppo, dopo di lui (o lei), uno dietro l'altro, tutti confermarono che si trattava di uno stivale. E continuarono a non domandarsi il perché dello strano tacco e della posizione capovolta...

Quando venne il mio turno dissi: la testa di un cavallo.

E tutti giù a ridere.*

Ecco come funziona la capacità di giudizio nei gruppi: se tutti dicono una cazzata appoggiandosi al giudizio di un altro è ok, "Sei dei nostri! Yeah!". Se una prova a dire quello che vede, anche sulla base di un banalissimo ragionamento, tutti ridono.

Capite perché voi che credete alla tv e vi ripetete tra di voi le cose ascoltate in tv non avete scampo?

E faranno di voi quello che vorranno e quando qualcuno vi farà notare qualcosa che è inoppugnabilmente vero e non collima con la narrazione: lo deriderete.

D'altra parte lo hanno detto tanti altri, molto meglio di me, prima di me: Platone, Pasolini, Malcom X, Amiri Baraca, etc.... etc...


*Tutti giù a ridere tranne la maestra e l'oculista che erano vicine al tabellone, ma non dissero nulla, né per confermare, né per correggermi. Evidentemente per loro non era importante stabilire la verità. Hanno preferito confermare le dinamiche tipiche dei gruppi.

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