domenica 28 ottobre 2018

Ricetta dell'ogni tanto... Torta ayurvedica di mele e uvetta!

Le tradizioni sono dure a morire pure quando sei sregolata, incasinata, incostante...

ed eccoci qua!

Ecco la ricetta dell'ogni tanto di oggi!

Perché ho ardito definirla torta ayurvedica? In effetti è un po' esagerato, ma diciamo che ho rispettato il principio di non mescolare le fonti proteiche e in più ci ho messo un po' di spezie.

How to do it:

piglia du ovi, enucleane i rossi e mescolali con fruttosio, olio di oliva (o se preferisci di sesamo, così è più ayurvedica, oppure oppure di cocco!)
le dosi sono rigorosamente a occhio!
poi ci aggiungi del latte di riso (ma va bene anche il latte di avena, basta che non sia di soia o di mucca o altri animaletti... sennò è un'altra fonte proteica, e c'è già l'ovo)
poi aggiungi la farina.
l'impasto deve rimanere denso, ma non troppo. non deve essere una broda, ma nemmeno troppo sodo, perché sennò viene fuori il pane.
sull'uovo puoi subito mettere un po' di noce moscata per togliere l'odore tipico.
poi si può aggingere curcuma in polvere e un po' di pepe nero e zenzero in polvere
quando l'impasto è sufficiente potete aggiungere le uvette.
poi una mela tagliata a pezzettini piccoli... e 3-4 pizzichini di bicarbonato come polvere lievitante.
e infine il bianco dell'ovo che spero non abbiate buttato, eh?
il bianco va montato a neve e aggiunto delicatamente all'impasto.

dopo di che potete porre tutto nella terrina oliata (non imburrata, al limite immargarinata, ok? sennò e n'antra fonte proteica! e ne abbiamo messa solo una: l'OVO!)

ok.

spero abbiate preriscaldato il forno (è sempre buona norma... insomma... nn sarà mica la prima torta che fate, no? ché, tutto ve devo dì?...)

bene, torta dentro, a cuocere per circa 20-25 min a 200°

ha lievitato anche, eh?

vi metterei le foto, ma non le ho fatte nel processo di lavorazione e ho già assaggiato la torta...
oh!? booooonaaaaa!!!!

e digeribile ;)

let's try it!

venerdì 27 luglio 2018

Naked Souls.

In the garden of peace
there is no space for sighs or tears,

In the garden of bliss
there is no time for whispering or stolen kisses,

In the garden of love
there is no time or space
for lies and betrayals.

In these gardens
only true and naked souls are allowed.

That's how it is mine.
That's how I expect it to be yours,

When you'll come.

One day.

mercoledì 4 luglio 2018

Gli amori si vivono...

Gli amori si vivono...
Quando ci sono le condizioni e l'impegno reciproco per farlo.
E anche quando queste ci sono... Può capitare di discutere, perché siamo tutti diversi e pare che sia uno dei modi migliori per confrontarsi, comunicare, capirsi... E CRESCERE -posto che lo si faccia con onestà.
Quando le cose sono difficili si può discutere di più (se ci si tiene)... Perché le alternative sono: mandarsi a quel paese o farsi la guerra.
La guerra e i bracci di ferro con l'amore non c'entrano nulla.
Creano separazione.
Nelle relazioni si vince in due o si perde in due e mettersi a far la guerra (pensando che sia importante stabilire chi comanda) è il modo migliore per perdere.
Chi coltiva la guerra e la sopraffazione troverà l'odio, chi vi preferisce il dialogo e il rispetto troverà la vicinanza, prima o poi.

La faida non è una novità, i due pesi e due misure, non sono novità, la prepotenza e l'egoismo non sono novità e nemmeno l'orgoglio è una novità.



martedì 3 luglio 2018

I manipolatori



Un discorso breve sui manipolatori: sono persone che cercano di usare gli altri per ottenere quello di cui hanno bisogno. Usano mezzi psicologici, come il fare qualcosa per te per venire a riscuotere un “credito” ben più alto di quello che hanno offerto loro, se non lo fai cercano di farti sentire in colpa e costantemente fanno ricorso a critiche e lusinghe, zuccherini e bocconcini di fiele...
Perché lo fanno?
Perché stanno male e perché non sono consapevoli: non sono consapevoli del fatto che possono fare da soli molte cose buone per se stessi e per gli altri e non sono consapevoli di quanto sia ingiusto e quanto faccia male a loro stessi manipolare gli altri. 
E non si rendono conto di usare le persone.
Vivono di un'immagine illusoria di se stessi e sfuggono alla profondità e alla verità più profonda del sentire, di quello che cioè li porta a manipolare gli altri: sentono di non valere niente, di non essere capaci di far nulla, di esser buoni solo a abbindolare gli altri.
E non è vero.
Tutto questo circo gli serve per non affrontare e superare i propri limiti, traumi, ferite.
Stargli accanto non serve a guarire le loro ferite.
Abbandonarli non serve a spingerli a prendersi cura di se stessi.
In pratica non c'è modo di aiutarli.
Hanno sempre fatto così, faranno sempre così.

È su questo che bisogna mettere i piedi per terra: l'amore non guarisce un manipolatore. L'amore non arriva manco a sfiorarlo. Per quanto lo desideri ardentemente, struggentemente, la sua incapacità di amare se stesso, gli preclude qualsiasi forma di vero amore.

Il manipolatore non ha speranza di crescere per sua stessa scelta. Lui cercherà sempre di ottenere quello che vuole manipolando gli altri così come un neonato piange disperatamente per ottenere: attenzione, cibo e pulizia del patello.

Ma anche chi perde tempo coi manipolatori blocca il proprio percorso di crescita.

È un peccato... ma è così.

Tentare di convincere un manipolatore, per vie traverse, a smettere di manipolare... è ridicolo e sarà il caso che smetta di farlo.


sabato 5 maggio 2018

Rendersi affidabili.

Capita, prima o poi, di imbattersi in persone inaffidabili – a meno che le persone inaffidabili non siate voi stessi — e di non capire perché fanno così: danno la loro parola sapendo di non essere sicuri di poterla mantenere o anche sapendo che non la manterranno. Piano piano i rapporti con queste persone si deteriorano e più si deteriorano e meno si rendono affidabili.
Lo fanno per un solo motivo: perché loro per primi non si fidano.
Anni fa avevo un'amica che tradiva sistematicamente tutti i suoi fidanzati e quando le chiedevo: ma perché fai sempre questi casini? Mi rispondeva: perché tanto se non tradisco io, verrò tradita.
È il principio del chi picchia per primo picchia due volte.
Ma magari chi hai di fronte non ha nessuna intenzione di picchiarti...
E il punto è che ci vuole fiducia per rendersi affidabili. Mantenere la parola data, non tradire la fiducia di una persona che dice di tenere a te, o non tradire una persona con cui hai una relazione, significa credere che ne valga la pena.
Ma se parti prevenuto, se dentro di te pensi sempre che probabilmente verrai rifiutato, deluso e tradito, ti porta a deludere, tradire e allontanare l'altro per primo.
Non ci guadagni nulla nel farlo, ma ti senti meno stupido, no? Non hai concesso la tua fiducia per primo.
Il problema è che poi parte uno strano circolo vizioso, perché chi perdona i tuoi tradimenti perché te li perdona? Perché ne ha fatti anche lui/lei? O perché ne farebbe? O perché vale poco?
Forse ti perdona perché vale poco e quindi se li merita questi tradimenti.
Ti sei costruito una trappola, una profezia auto-avverantesi a base di: deludo (o tradisco) per primo, perché tanto prima o poi verrò deluso (o tradito).
E così ti perdi e allontani da te le persone che tengono a te.
E se non riesci ad allontanarle pensi che valgano poco.
Scegli per te un destino fatto di miseria e squallore.
Sei libero di farlo, eh?
Però è un errore ed è anche un errore molto stupido.

Perché a questo punto varrebbe la pena di esporsi al rischio anziché creare i presupposti per avere la certezza di distruggere tutto in ogni caso.

Nelle relazioni si riceve grosso modo in misura di quanto si dà.
Sa dai poco, ricevi poco.
Se non dai fiducia, non ricevi fiducia.
Se non dai valore e rispetto agli altri, gli altri non ne daranno a te.

Utilizzare l'intelletto per le speculazioni mentali e per cercare di aver sempre ragione, senza mai mettersi in discussione, senza cambiare una virgola delle proprie azioni, è un vero e proprio spreco.
Ed è impossibile cambiare in meglio la propria vita senza cambiare le proprie abitudini, azioni e atteggiamenti.
Ma d'altra parte... “se sai solo ripetere, non è jazz” diceva Billie Holiday, “può essere un bellissimo yodel, quello che ti pare, ma se ripeti e basta non è jazz.” e probabilmente non è nemmeno vita.
È più un piccolo inferno degli ignavi.

Le cose di valore si guadagnano con la fatica e con l'impegno.
Costruire è faticoso e richiede molta fiducia e costanza.
Distruggere è semplice, facile e veloce.
Ma cosa rende più felici?

A ognuno la sua scelta.


sabato 14 aprile 2018

Tossitori.

Ai concerti di musica classica
la gente tossisce.
Mi sono chiesta perché...
Perché sono vecchi?
Per darsi un tono?

No.

Il fatto è che la tosse
è una sorta di gara involontaria
e nello stesso tempo un genere musicale
a sé stante.

Se provate a tossire in treno
il dirimpettaio vi risponderà.
Rifatelo: risponderà di nuovo.

Poi dopo un po' sarà lui a tossire per primo
e voi, vostro malgrado,
vi troverete a tossire
o a lottare contro
l'insopprimibile impulso
di tossire a vostra volta.

Bene:

RESISTETE!

Sicché qualcuno alle vostre spalle tossirà
e il dirimpettaio
di nuovo
risponderà
con una certa ritmicità.

Le tosse era lì
che si accumulava nel vostro petto
e aspettava solo un pretesto
qualcuno che vi ricordasse
che lei era là,
pronta a propompere!

Ci sono tossitori professionali
tossitori dilettanti
tossitori acuti
tossitori baritonali
tossitori solisti
tossitori coristi
tossitori duettanti
- eversori e reazionari -
tossitori tessitori
-che non significa nulla
ma suonava bene.

E comunque è tassativamente
impossibile che i tessitori
non tossiscano.

Di sicuro non da meno dei tassinari,

i tassonomi
e...

i talassoterapisti...


Ah, dimenticavo:

i tossitori tornitori!

venerdì 13 aprile 2018

Not more, not less.

Giving a look to reality
you may see that you cannot ask so much more than you give,
taking love and returning mere admiration.

Hunger takes you distant from love,
but also provoking other's rage takes you away from love.

Love is like a rose
who needs water, but not too much,
cares and kindness, but also space and freedom.

You know I could have been yours, for just the taking,
but you pushed me to go away
and now you try to make me wait for you

eternally.

Take a look to reality
this is not love
this is possession.

I
am
mine,
and you
are
yours,
we can only share ourselves,
if we are two.
Not more.

Not less.

sabato 7 aprile 2018

Skin of clouds

I would like to be careless, clear and wide like the sky is
He never lose his soul
His skin is made of clouds, constantly moving
He'll never have to lie
He'll never have to cry
He'll never have to strain
He only has to be

So dance and slide
even if we
are on the earth
sun will set down
to come back again
So stay with you
watching at clouds
and their flow
changing shapes.

giovedì 15 marzo 2018

Alcuni dicono che debba nevicare ancora.

Ieri è venuta la primavera.
Alcuni dicono che debba nevicare ancora.
Io spero non sia vero – anche se sapevo che sarebbe tornato il freddo.
E tu mi abbandoni proprio in primavera,
proprio adesso che i ciliegi cominciavano a fiorire.

Siamo sempre qui, fermi,
ognuno nella propria rocca
ai piedi di una brocca rotta.


E nessuno sa cosa fare.

Ho sempre odiato la primavera,
l'ho sempre trovata gelida e spietata,
piena di false promesse.

E siamo sempre fermi qui.

E nessuno sa cosa dire.