giovedì 15 dicembre 2011

Racconto di Natale 2...

Fa un freddo della malora, quando la macchina di Nancy (per gli amici -all'anagrafe meglio nota come Nunziatina...) insomma, la sua macchina prima comincia a fumare e poi si ferma, con un rantolio profondo.

“Che bel Natale di...!”

Dindon danda dindon danda...
Jingle bell
Jingle bell
Jingle all the way...

Proprio mentre Nancy sta per lanciarsi in smadonnamenti serrati, la macchina di un tale si avvicina lentamente, balzellon balzelloni, canticchiando il motivetto, a palla, da uno stereo ultrapotenziato.

“Signorina, che c'ha qualche problema?" le chiede il tale, con un forte accento pugliese "Che c'ha bisogno di aiuto?”

Nancy sgrana gli occhi: mai vista una cosa del genere! Quell'auto è il santuario del Natale: festoni; presepini; sedili di finta pelle rossi, bordati di pellicciotti bianchi; capelli d'angelo; palle e lucine...pacchi, una gran quantità di pacchi scintillanti, sul sedile di dietro; e, per finire, sul muso delle macchina, trionfali, loro: un bel paio di corna di renna!

L'unica cosa che Nancy riesce a dire dopo un po' è:

“...io...io...”

“Signorina mia, l'impianto di raffreddamento, va controllato periodicamente, onde evitare disfunzioni" lo pronuncia con una bella "z" sonora "simili...eh!”

“io...”

“Che fa un gran freddo, è notte, lei è una signorina, e se si fermava una persona per male e non una persona per bene come me?!”

“Ehggià, pensa se si fermava...”

“Appunto! Adesso non si preoccupi, si metta da parte...”

E comincia a darsi un gran daffare, apre, smonta, rimonta, getta via qualche pezzo...la cosa si fa lunga...

“Signorina, qualche termos di cioccolata calda nell'auto ce l'ho, non vuole favorire?”

“io...”

“Non faccia complimenti, che fa freddo. Su!”

Bevono la cioccolata.

“Signorina, ma dimmi, tu che ci fai in mezzo alla neve con la macchina che fuma, a Natale?”

“Beh... intanto, io mi chiamo Nancy, piacere.”

“Natale.”

La ragazza fa per andare avanti, poi si ferma... Natale? Si chiama Natale, il tipo... va be'!...

“Ecco, io ero andata a casa, da mia nonna, mia madre, c'erano le mie sorelle, le mie cugine, le zie...”

“Tutta la famiglia!”

“Tutte donne, sì.” Fa una piccola pausa e poi riprende “E poi... e poi è andata come al solito: battute che non fanno ridere, frecciatine, mugugni, insulti, liti, paci... pare che aspettino il Natale apposta... oh! E io a un certo punto mi sono stufata e me ne sono andata!”

“Prima di scartare i regali?”

“Me li sono ripresa tutti, i regali, e gl'ho lasciato i loro!”

“Ommioddio!” Fa lui.

“E sì, mi hanno stufata! Basta. L'anno prossimo me ne sto a casa mia!”

Minuti lunghissimi di silenzio seguirono alla dichiarazione delle ragazza. Non solo non aveva aspettato la mezzanotte per scartare i regali... se li era ripresa!

“Sì, ma che diavolo aspettavo? Quelle sono delle iene! Affilano le zanne mesi prima, si preparano le cattiverie da dirsi, prevedono le mosse e le contromosse degli avversari... io non ne posso più, io mi rompo! A questo punto mi guardo lo speciale della RAI sul Natale...”

“Quello è bellissimo!” fa lui.

“No... beh, io dicevo... piuttosto mi guardo... non fa niente, dai!”

Natale ci pensa un attimo e poi:

Devi subito tornare a casa, non puoi fare così, devi almeno ridargli i regali...”

Non scherzare!”

Sei ancora in tempo!”

Non se ne parla!”

Ma come puoi stare qui da sola con tutti i regali?”

E tu?”

Io cosa?”

Pure tu sei qui con tutti i regali.”

Quello scatta in piedi e per tutta risposta si affanna attorno al motore:

È tardi, adesso finisco, è quasi pronto. È tardi, è tardi...”

Non scappare, non hai risposto: che ci fai qui, solo come me e coi regali?”

Senti... senti, eh?!”

Eh?, cosa?”

Quelli sono in più, io glieli ho lasciati i regali.”

Ma perché non sei a casa a festeggiare, eh?”

Io dovevo... insomma...”

Sto aspettando: a Natale si fa così, a Natale si fa cosà..., ma tu sei qui proprio come me!”

Oh, insomma, quelli hanno cominciato a discutere, una balla e l'altra... io non so com'è, ad un certo punto ero in strada... e così ho preso la macchina.”



E allora vedi, che non sempre si riesce a festegg...”

Ma io comincio tutti gli anni a ottobre a fare i regali, e quelli che avanzano è perché faccio 3 o 4 volte lo stesso regalo, fin quando non trovo quello giusto, che gli altri al massimo vanno per il compleanno o l'onomastico, ma Natale è importante! Avevo ordinato il tacchino, e il pasticcio di patate. L'albero... l'albero l'ho scelto e l'ho tagliato io! ...e quelli.... come a te, quelli non gliene frega niente del Natale!”

No, Natale, non dire così. Io non ci vado pazza, ma... anzi! Mi piacerebbe poter festeggiare come si deve...”

La macchina è pronta. Adesso vado.”

Aspetta...”

Ciao!”

Ma... Accidenti... Ooh, almeno:... Buon Natale... Natale!”

Spiritosa!”

Ma no... Natale?”

È sparito, non lo si vede più, ha girato al primo angolo a tutta birra..

Vabbé...”

Si rassegna.
Dà un'occhiata al motore e i vari marchingegni attorno, richiude faticosamente il cofano e si siede al volante.
Dopo una piccola pausa per riprendersi dallo shock prova ad avviare il motore. La macchina parte. Evviva! Almeno adesso torna a casa da Lorna, la sua gatta, che sarà di sicuro una compagnia migliore per festeggiare questo turbolento Natale -altro che iene!
E poi si accorge di qualcosa che luccica sul sedile di fianco: è un pacchetto scintillante... con un bigliettino:

Nemmeno io ci credo più al Natale. Ma il bello sta qui: così è più difficile. A Natale poi si vende un casino, io faccio il commerciante, perciò qualcosa da festeggiare c'è sempre -lei si ferma e si chiede: ma come ha fatto...? -ti starei chiedendo: ma come ho fatto a scrivere questo bigliettino, quando? È semplice: l'ho preparato! A Natale incontro quasi sempre una come te, oramai mi sono attrezzato. -Ah! Fa lei... -E comunque se vuoi puoi chiamarmi al 333 345 51...

“Porco bavoso! Lo sapevo io... tsé! Fra tutte le tecniche che potevi usare... tsé!”

“Ma forse non c'è bisogno che mi chiami... sono sul sedile di dietro..”

“AAAAHHH!!!!!”


Il maniaco del Natale. G.L. 2007.

3 commenti: