Compio 44 anni.
In 44 anni non ho mai avuto una sola festa di compleanno, ma non ne ho sentito mai la mancanza. Non ho ben presente ché si intenda per festa...non so. Con tutto che il mio gemello era di gran lunga il suo preferito, mia madre non preparava torte o fanfare nemmeno per Gastone.
Gastone era quello in gamba. Le coppie di gemelli sono sempre complementari, uno è sveglio, l’altro è tonto, uno è figo, l’altro è un mezzo aborto, uno prende bei voti a scuola, l’altro studia, uno tromba, l’altro regala i fiori, uno è il cocco della mamma, l’altro... l’altro chi?
Gemelli omozigoti.
Mamma si aspettava grandi cose per Gastone. Quando Gastone esplose in mille coriandoli impazziti, la mamma impazzì. Ed è per questo che adesso festeggio con la mia famiglia, solo, questo stupendo Natale 2007. Mio padre non so. Mio padre era un po’ come me. Lentamente è sbiadito fino a scomparire.
Non se ne seppe più niente.
Non se ne seppe più niente.
Non ho animali, li detesto e sono allergico.
Ho continuato a regalare fiori e non trombare. Mai gratis, per lo meno.
L’aspetto peculiare del Natale è che non esiste modo per sfuggirgli. È una festa per famiglie, non te la cavi rifugiandoti nelle amicizie, tutti hanno una famiglia e tutti la ritrovano, contenti o meno.
Non che abbia molti amici.
Ma quest’anno è diverso.
Gaetano, il mio unico amico, ha deciso di farla vedere alla moglie. Esce per Natale, facendole credere di avere un amante, e invece!...viene qui a deprimersi con me davanti alla televisione.
Solo che quando Gaetano arriva è trasfigurato. I suoi non sono più solo sospetti, è sicuro che la moglie abbia un altro.
“Non ha fatto una mezza piega capisci, niente, quando c’ho detto con tono vago e sfuggente che avevo una riunione diii...lavoro: il 24! Non mi ha chiesto niente!
Adesso io e te usciamo e andiamo a fargliela vedere a quella là.
E si tromba, si tromba!, Gino, altro che fiori. Si fa l’orgia! O non son più uomo!”
Si tromba...
Mmm... io non ho voglia di far casino...non ho imparato in 44 anni come si fa con queste cose...
“Non devi aver paura. Tuuu..." strascica le parole invasato "ti devi solo liberare delle inibizioni e questa è la soluzione!”
“Ma che hai preso?”
Mi rovescia sul tavolo pasticche di tutti i colori, tira fuori dalle tasche bottiglie varie di alcolici che comincia a mescolare, frenetico, mi fa paura!...
“Ma dove hai trovato questa roba?”
“Ho chiesto a quel drogato di mio figlio. Si è reso utile per la prima volta in vita sua!"
“Dio santo, siamo sicuri che non esplode tutta quella roba mescolata...mammamia...! Ma dove le troviamo poi queste signorine...?", gli chiedo...
"Al Night!", esclama solenne.
Non credevo esistessero neanche più. Il restante 30% del mio stipendio sta per lasciarmi.
“Ma no” fa lui –è impazzito, cosa non fa la gelosia ad un povero uomo innamorato– “offro io!”
Ed entriamo in questo luogo oscuro ed equivoco, accolti da un gatto verde al neon che compare e scompare all’ingresso.
(to be continued...)
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