domenica 8 gennaio 2012

Italians, wellcome in the third world!

ho deciso di scrivere di questa cosa perché mi fa veramente, ma veramente, incazzare!

direi che è la manifestazione plateale di quello che stiamo diventando, ma anche di quello che dovremmo evitare per non essere risucchiati dal baratro!



1. quanta gente credono prenderà un biglietto di 4° classe, per la tratta milano roma, a: 86 euro?
2. i soldi spesi per rifare i primi due vagoni sono un evidente spreco, nonché un riflesso di quella che è la nostra politica economica governativa: sì ai cacciabombardieri, no al welfare; sì al tartassamento dei piccolo-borghesi sempre più vicini alla soglia di povertà, no alla patrimoniale, 'e come si fa? troppo complicata da applicare...'; pignoramenti da equitalia ai poveracci sì, lotta all'evasione fiscale, ni... e in realtà no!
3. maria antonietta d'asburgo è stata presa in odio dal popolo francese e ghigliottinata per la sua celebre frase "che mangino le brioches" i pezzenti, affamati, del terzo stato... questa roba ci somiglia molto!
4. la dirigenza di trenitalia evidentemente ignora l'esistenza delle compagnie low cost che con una somma che oscilla tra i 50 e i 100 e più ti permettono di fare andata e ritorno da un capo all'altro della penisola (non solo da nord a centro!)
5. dovrebbe essere un servizio pubblico come nota lo stesso cronista, riceve soldi statali, cioè nostri. e cosa ne fa?
6. ci vuole un movimento di boicottaggio di massa. 86 euro, per quanto mi riguarda, alta velocità o meno, è un prezzo da prima classe e non da quarta!



l'unico modo di uscire da questa, evidentemente indotta, crisi economica è la ridistribuzione delle risorse, non l'accentuazione dei privilegi da una parte della miseria dall'altra.

assaporo un senso pesante di impotenza perché è evidente che dovremmo essere noi tutti a protestare per questa cosa. ma è evidente che difficilmente tutti si muovono ed è evidente che se queste cose succedono, succedono contando su una apatia generalizzata che inizia con un moto di indignazione... e finisce nel nulla.
da soli non contiamo niente, insieme possiamo fare qualcosa. ma siamo troppo individualisti e ognuno pensa al suo orticello (pieno di sterpi e cespugli secchi, oramai...).

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