mercoledì 29 aprile 2020

Being easier





Ognuno di noi ha dei diritti naturali di nascita. Molto spesso però questi diritti vengono calpestati con motivi o scuse diverse, fin dal primo vagito, e questo ci predispone a lasciare che in seguito i nostri diritti vengano calpestati.

Il primo diritto è quello di essere felici, di stare bene, ma molto spesso ce ne priviamo da soli.

Il secondo diritto è il diritto alla verità, ma molti mentono perché si sentono deboli o mentono a sé stessi per non vedere quello che gli fa paura, perché non l'hanno provato mai. (Come sarà vivere senza bugie, senza ferire e senza essere feriti?)

Il terzo diritto è l'amore, poterlo dare e poterlo ricevere – darlo e basta è troppo; prenderlo e basta fa sì che sia sempre troppo poco.

Il quarto diritto è il rispetto della propria salute e delle proprie emozioni, e non si dovrebbe mai essere costretti a lottare per ottenerlo da chi sostiene di volere il tuo bene (che sia uno stato o qualcuno che dovrebbe amarti, per legame naturale o acquisito).

Il quinto diritto è il diritto all'ascolto e al dialogo, senza quel diritto non esistono le relazioni umane, esistono solo persone che credono di essere furbe e di fartela alle spalle (o addirittura convinte che mentire sia la cosa più saggia da fare).

Questi diritti sono altrettanti doveri.


Il diritto di stare bene viene violato dallo stato, in questo momento, perché per “curarci” ci ha levato la libertà (e quindi la felicità e il benessere) e tutto per non cambiare niente.

Ci mettono davanti un nemico, il virus, e sulla base di questo ci trattano come soldatini.

Il virus non è un vero problema, il vero problema è il non voler cambiare. 

Ma la vita è costante cambiamento e opporsi al cambiamento è come opporsi al calare e al sorgere del sole.




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