venerdì 17 febbraio 2023

CARDIOPALM FITNESS, lo sport nato dalla dimenticanza... o rintronamento... ( °. °)

Oggi ho inventato una nuova disciplina sportiva: la cardiopalm fitness.

Si fa così: prima cosa bisogna equipaggiarsi nella corretta maniera: niente legghins, scarpe tecniche, fasce per i capelli...
Maglione
Cappotto
Sciarpa e
Borsa.
Poi si decide di fare una passeggiata perché c'è una bella giornata di sole e quindi bisogna sfruttarla: giro in bici e poi parco, quello con la montagnetta da scalare.
Obiettivo finale: panchina su cui leggere al sole, stile intellettuale/anziano/a.
La prima fase della passeggiata in bici viene ultimata.
Però poi, siccome trascinarsi la bici sulla montagnola è una sbatta immane, non trattandosi di mountain-city-bike... La si lascia in una via principale più frequentata (a 2 isolati di distanza più la montagnola e la passeggiata) onde sventare eventuali furti.
Ci si inoltra nel parco.
Si scala la montagnola.
Si trova la panchina.
Ci si siede e... e PORCAVACCA! Il libro è rimasto nello shopper di stoffa nel cestello della bici!
Corsa disperata...






Lungo la corsa disperata si rincrocia l'amena famigliola di nomadi italici in cui il figlio mediano ruggisce garrulo jastime in napoletano al fratello "test'emmerd! figl'e zocc'" - che è sempre carino da fare tra fratelli... - tirandogli manate selvagge a remo col braccio teso. ...il padre invece cerca di attaccare bottone per chiedere offerte di danaro ai passanti, raccontando storie strazianti a chi si ferma...
Ma tu corri, corri, perché adesso al timore che possano comunque farti la bicicletta si unisce il timore che possano fotterti pure il librone arancione di Jodorosky del valore di quasi 20 euri... tanto bello e interessante...
CARDIOPALM INVOLUNTARY FITNESS - 250 bpm @__@
La bici c'è, il libro pure.
Fai un altro giro, più lungo, per tornare a fare la salamandra vespertina evitando l'amena famigliola jastimante.

Conto di farla diventare disciplina olimpionica entro l'anno...

mercoledì 15 febbraio 2023

La vera bellezza è anche spiritualità. E il (finto) green è qualcosa a cui un essere raziocinante e acculturato non dovrebbe abboccare...


 

Le cose belle sono espressioni del divino, sono amore, e senza non si potrebbe vivere.
Basta questo per dare senso alla specie umana.
Se dall'altra parte poteste accannarla con guerre inutili (tutte quelle promosse da avidi mercanti di morte a stelle e strisce col beneplacito delle stelline europee), inquinamento industriale, da una parte e dall'altra mobbing a base di colpevolizzazione sulla Co2 prodotta respirando e vivendo dai comuni cittadini che non dispongono dei miliardi. I miliardi che santificano non solo la Co2, ma anche i Pm10, Pm2.5, ossido e biossido di azoto, monossido di carbonio (che è pure velenoso, oltre che inodore e insapore), ozono (O3), benzene, COV (composti organici volatili); mercurio, metalli pesanti, diossine e furani policlorurati, etc...

E la stanno a menà per la Co2?

Che è ineliminabile - non possiamo smettere di respirare - ma soprattutto è facile da smaltire piantando nuovi alberi e allargando le zone verdi, anziché ridurle.

E c'è chi crede alla balla del green... che, se non è ancora chiaro, è solo un business e un ulteriore strumento di controllo e sanzione dei comportamenti della popolazione meno abbiente.

mercoledì 8 febbraio 2023

The colors of the rainbow, chakras & creation & soul...

 Oggi, mentre meditavo, sui chakra, con i suoi legati ai chakra che sono le prime 7 note della scala maggiore



Ho notato che i colori dei chakra corrispondono a quelli dell'arcobaleno. E che questi colori sono disposti in accordo alla teoria dei colori, ossia: rosso, arancio, giallo. Il rosso e il giallo danno vita all'arancio. E poi: giallo, verde e blu (o azzurro). Anche qui giallo e blu danno vita al verde.





E poi ci sono il blu, l'indaco e il viola. Viola e blu, sovrapposti (magari con un filo di bianco), danno vita all'indaco. E infine il cerchio si chiude perché il blu o l'indaco mescolati al rosso danno vita al viola.
Sono una delle tante coincidenze che danno modo di pensare che non sia proprio tutto totalmente casuale. Non esistono spiegazioni razionali di questo, e non so se esistano spiegazioni razionali del fatto che la forma sferica (o ellittica) si riproponga così spesso: pianeti, orbite, cellule, elettroni e neutroni (che si muovono come pianeti e satelliti). Le forme che si ripetono e la coincidenza col fatto che determinati alimenti sono benefici per organi che hanno una forma simile. Noci per il cervello, alimenti con ramificazioni, come i broccoli, per i bronchi, and so on...

E così via. Questo fa capire che il primo impegno che dovremmo avere dovrebbe essere quello di rispettare la natura - ma non con le boiate tipo l'auto elettrica, che tanto risparmia l'aria, quanto inquina la terra e poi pure l'aria tra produzione e smaltimento delle batterie e in ogni caso col consumo di energia elettrica. 
Quindi sarebbe necessario vivere in accordo con le stagioni, alimentarsi solo di frutta e verdura di stagione. Preferire i legumi alla carne (o anche sostituire la carne coi legumi) dato che il nostro intestino, in proporzione, è molto più lungo di quello dei carnivori, e si avvicina alla lunghezza di quello degli erbivori o cmq di animali vegetariani. Diciamo che siamo in una via di mezzo e che un buon compromesso sarebbe mangiare poca carne, preferibilmente bianca, e molta più verdura, legumi, cereali, frutta. Più o meno in quest'ordine per quantità.

E poi, chessò, vietare i laboratori in cui si pratica l'inutile, pericoloso e criminale "gain of function" (per esempio...).

Comunque, l'argomento da cui ero partita era un altro.
Sto leggendo "Senza radici non si vola", un saggio molto interessante di Bertold Ulsamer, il titolo dice già tutto. In questo testo, che è un testo, diciamo, scientifico, non è un saggio new age o esoterico, si parla di legami e rimandi inspiegabili tra i componenti di uno stesso albero genealogico. In un caso specifico il fratello della paziente aveva un problema alle cervicali che lo aveva portato nel tempo a non riuscire a muoversi. Facendo ricerche a ritroso venne fuori che un suo pro-prozio fosse stato decapitato durante la rivoluzione francese e che era morto nello stesso mese e giorno della nascita del pro-pronipote oltre a condividerne il nome di battesimo.
Questa storia di per sé mi aveva colpita e a maggior ragione mi ha colpita quando ho sentito dire in un incontro in cui si parlava di buddismo una tipa ha discutibilmente affermato che secondo il buddismo non esiste un dio e non esiste l'anima. Il ché non spiegherebbe il samsara, cosa si reincarna se non c'è l'anima. Ci sono spiegazioni più coerenti con l'idea del samsara che parlano dell'anima come un pelo che viene estratto dal burro, il burro è l'incarnazione con tutti suoi aspetti, la storia, la personalità, ma psicologia. Niente di tutto questo rimarrebbe a parte i debiti karmici. Quindi nella vita successiva restano dei compiti da svolgere e delle difficoltà, e l'approccio che verrà preso nell'affrontarli porterà alla formazione di una nuova personalità e di un nuovo destino e percorso. Ma soprattutto, facendo ricerche, ho trovato che in effetti il Buddha non disse mai né che l'anima esiste, né che non esiste. Ed è ovvio che non abbia fatto un errore grossolano del genere: nessuno di noi può rispondere a questa domanda, perché nessuno ha fatto andata e ritorno dal vita alla morte e dalla morte alla vita. Quindi come ci si può pronunciare a riguardo? Il buddismo (quello vero) ha poi sempre avuto un approccio sperimentale e scientifico: bisogna sperimentare, non credere e sottomettersi a delle verità rivelate dogmaticamente.
Per altro senza l'anima niente avrebbe senso in questa vita - il ché non esclude che l'anima esista.
In effetti si parla più di Atman come anima universale e di Jivatma come anima temporanea e individuale, il ché risolverebbe l'enigma numerico circa le reincarnazione, dato che di generazione in generazione, fatte salve guerre e pestilenze, si assiste ad un aumento esponenziale delle anime - di questo problema ne parlava anni fa un film d'animazione un po' allucinato di cui non ricordo il titolo e neanche la trama, perché non c'era una vera trama, mi pare si trovasse su yt, ma non son sicura.
Stringendo, ho stilato una lista di motivi per cui è plausibile che ci sia un'anima e un'altra lista che rende più plausibile che l'anima esista. E onestamente è più lunga e convincente quella secondo cui esiste, anche se comporta delle grane non indifferenti. Significa che progredire è necessario e quindi non ci si può defilare. Perché sarebbe inutile scansare l'evoluzione, non soltanto uno spreco, ma una cosa impossibile da fare. Diciamo che si propone un po' come quelle punizioni di un tempo sul cibo "se non lo mangi adesso te lo ritrovi a colazione e poi a pranzo e cena fino a quando non ti decidi!". Dura da accettare, ma l'umiltà è la più difficile delle lezioni da imparare. Umiltà o accettazione: funziona così e ribellarsi è inutile, oltre che non evolutivo.
E poi l'universo ha tutta la pazienza e tutto il tempo dell'universo per raggiungere lo scopo. 
Dico questa cosa proprio mentre sto facendo una vacanza dai doveri davvero troppo lunga, ma prima devo riordinare parecchie cose. Perché l'universo ha un ordine anche molto bello che a torto è stato più volte definito caos. Mentre si tratta solo di un metodo didattico all'avanguardia che prescinde dagli schemi.
Ma senza radici non si vola, quindi bisogna conoscerle meglio e accettarle e poi anche apprezzarle, in qualche modo, perché sono parte del percorso.


Comunque questa cosa dei colori è bella, anche perché ho sempre sentito i suoni, le melodie, gli accordi, come se fossero dei colori, perché esprimono emozioni diverse e distinte, come i colori. E la cosa delle emozioni è importante, ma è sempre più facile da apprezzare attraverso i colori e i suoi, che attraverso altre modalità più prosaiche. 
Almeno per me.