sabato 5 maggio 2018

Rendersi affidabili.

Capita, prima o poi, di imbattersi in persone inaffidabili – a meno che le persone inaffidabili non siate voi stessi — e di non capire perché fanno così: danno la loro parola sapendo di non essere sicuri di poterla mantenere o anche sapendo che non la manterranno. Piano piano i rapporti con queste persone si deteriorano e più si deteriorano e meno si rendono affidabili.
Lo fanno per un solo motivo: perché loro per primi non si fidano.
Anni fa avevo un'amica che tradiva sistematicamente tutti i suoi fidanzati e quando le chiedevo: ma perché fai sempre questi casini? Mi rispondeva: perché tanto se non tradisco io, verrò tradita.
È il principio del chi picchia per primo picchia due volte.
Ma magari chi hai di fronte non ha nessuna intenzione di picchiarti...
E il punto è che ci vuole fiducia per rendersi affidabili. Mantenere la parola data, non tradire la fiducia di una persona che dice di tenere a te, o non tradire una persona con cui hai una relazione, significa credere che ne valga la pena.
Ma se parti prevenuto, se dentro di te pensi sempre che probabilmente verrai rifiutato, deluso e tradito, ti porta a deludere, tradire e allontanare l'altro per primo.
Non ci guadagni nulla nel farlo, ma ti senti meno stupido, no? Non hai concesso la tua fiducia per primo.
Il problema è che poi parte uno strano circolo vizioso, perché chi perdona i tuoi tradimenti perché te li perdona? Perché ne ha fatti anche lui/lei? O perché ne farebbe? O perché vale poco?
Forse ti perdona perché vale poco e quindi se li merita questi tradimenti.
Ti sei costruito una trappola, una profezia auto-avverantesi a base di: deludo (o tradisco) per primo, perché tanto prima o poi verrò deluso (o tradito).
E così ti perdi e allontani da te le persone che tengono a te.
E se non riesci ad allontanarle pensi che valgano poco.
Scegli per te un destino fatto di miseria e squallore.
Sei libero di farlo, eh?
Però è un errore ed è anche un errore molto stupido.

Perché a questo punto varrebbe la pena di esporsi al rischio anziché creare i presupposti per avere la certezza di distruggere tutto in ogni caso.

Nelle relazioni si riceve grosso modo in misura di quanto si dà.
Sa dai poco, ricevi poco.
Se non dai fiducia, non ricevi fiducia.
Se non dai valore e rispetto agli altri, gli altri non ne daranno a te.

Utilizzare l'intelletto per le speculazioni mentali e per cercare di aver sempre ragione, senza mai mettersi in discussione, senza cambiare una virgola delle proprie azioni, è un vero e proprio spreco.
Ed è impossibile cambiare in meglio la propria vita senza cambiare le proprie abitudini, azioni e atteggiamenti.
Ma d'altra parte... “se sai solo ripetere, non è jazz” diceva Billie Holiday, “può essere un bellissimo yodel, quello che ti pare, ma se ripeti e basta non è jazz.” e probabilmente non è nemmeno vita.
È più un piccolo inferno degli ignavi.

Le cose di valore si guadagnano con la fatica e con l'impegno.
Costruire è faticoso e richiede molta fiducia e costanza.
Distruggere è semplice, facile e veloce.
Ma cosa rende più felici?

A ognuno la sua scelta.


1 commento:

  1. Bel tema ! Provo a dire la mia. Credo che gli inaffidabili si dividano in 3 categorie: i sinceri ma smemorati o deboli, i mitomani e gli approfittatori ( i peggiori) . Credo che l'antidoto sia il one shot trial (ti provo una volta e se mi deludi ciao). A volte ho usato appositamente questo sistema per testare l'affidabilità di una persona di cui avevo una conoscenza preliminare (ovvimente dopo le fregature che tutti subiscono) . In campo sentimentale è un poco più complicato poichè vi possono essere parametri affettivi che possono impedire o ritardare il distacco da una persona inaffidabile .

    RispondiElimina