L'espressione di sé è un altro
bisogno fondamentale di tutti gli esseri umani e di tutte le
creature. Il bisogno di esprimere se stessi sta alla base di tutte le
attività creative ed è per noi fonte di sommo piacere. […]
È necessario qui riconoscere che
nell'individuo depresso l'espressione del sé è gravemente limitata
se non interamente bloccata. In molte persone è limitata ad una
piccola area della loro vita […]
Un altro bisogno fondamentale di tutti
gli esseri umani è la libertà. Senza la libertà è impossibile
l'espressione di un sé. […]
La persona depressa è imprigionata
dalle barriere inconsce dei vari “si dovrebbe” e “non si
dovrebbe”, che la isolano, la limitano, e successivamente ne
opprimono lo spirito. Vivendo all'interno di questa prigione,
l'individuo dà la stura a fantasie di libertà, concepisce degli
schemi per la propria liberazione e sogna un mondo nel quale la vita
sarà diversa. Questi sogni, come tutte le illusioni, servono a
sostenere lo spirito, ma impediscono anche alla persona di
confrontarsi realisticamente di fronte alle forze interiori che la
legano. Prima o poi l'illusione crolla, il sogno svanisce, il piano
fallisce, ci si ritrova di fronte alla propria realtà. Quando questo
avviene l'individuo diviene depresso e di sente senza speranza.
[…]
Dal punto di vista della tendenza alla
depressione, le persone possono essere divise in due categorie:
quelle dirette dall'esterno e quelle dirette dall'interno. La persona
diretta dall'esterno è vulnerabile alla depressione mentre quella
diretta dall'interno lo è molto meno.
In linea di massima la persona diretta
dall'interno ha un senso forte e profondo del sé. Al contrario della
persona diretta dall'esterno, il suo comportamento e i suoi
atteggiamenti non sono facilmente influenzabili dagli schemi mutevoli
dell'ambiente. La sua personalità è dotata di stabilità e di un
ordine interiori e poggia sul fondamento solido della coscienza e
dell'accettazione di sé. Queste qualità mancano alla persona che è
diretta dall'esterno, ha quello che si dice una struttura
caratteriale “orale”, il che significa che i suoi bisogni
infantili di sentirsi sostenuto, accettato e di fare esperienza del
contatto e del calore del corpo non sono stati soddisfatti.
Sentendosi insoddisfatto, non ha ragione di avere fiducia in sé
stesso né nella vita. [...]
A livello inconscio, la persona
direttta dall'esterno si identifica molto con i propri interessi
esteriori. A prima vista potrebbe sembrare un approccio positivo,
ed esteriormente una persona del genere sembra essere interessata e
attiva. Ma fa le cose per gli altri e le fa nell'inconscia attesa che
gli altri riconoscano il suo valore e rispondano amandola,
accettandola e appoggiandola.
Nella maggior parte dei casi la
reazione depressiva è preceduta da un periodo di esaltazione, il cui
crollo tuffa l'individuo nella depressione.
Ogni reazione depressiva si basa sulla
perdita dell'amore della madre. È importante sapere che questa
perdita non è stata accettata come irrevocabile. La speranza,
generalmente inconscia, della restituzione, spiega perché l'energia
oscilli verso l'alto, traducendosi in esaltazione. Purtroppo
l'individuo esaltato non si rende conto della dinamica della sua
reazione e del fatto che inconsciamente considera le persone attorno
a lui come altrettante figure sostitutive della madre, che lo
ameranno, si prenderanno cura di lui, e persino lo nutriranno.
L'interesse iniziale che esse dimostrano nei suoi confronti sembra
dare sostegno a questo transfert. Man mano, però, che la sua
esaltazione aumenta, gli altri si sentono importunati e si tirano
indietro. È impossibile che soddisfino le sue attese inconsce, e
l'individuo esaltato prima o poi si sentirà respinto.
Per quanta attenzione, ammirazione,
approvazione e amore si dia ad una persona orale, ciò non riempie il
suo vuoto interiore.
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