Sul lavoro a
grandi linee sono d'accordo con quello che dice Agosti... non è un
valore, è un disvalore, per come funziona, in questo sistema
capitalistico deprimente e inutilmente stressante.
Non si può
ringraziare chi ti toglie preziose ore di vita, per fare cose
tendenzialmente inutili (basti pensare ai call-center – sì, poi
dipende... ma relavitamente – oppure dannose: gli assicuratori... i
banchieri... la maggior parte degli psichiatri nelle strutture
pubbliche! diobono!... etc...)
Ma è addirittura
demenziale darsi da fare e sperare e tormentarsi (in questi tempi di
crisi) per avere un lavoro: che significa, di norma, dalle 4-5 alle
7-8 ore di cattività caratterizzate da noia, quando va bene, stress
e noia, quando va male...
Ora non è certo
il dolce far niente l'alternativa.
L'alternativa sarebbe fare qualcosa di utile e bello che migliori il mondo, anziché
lasciarlo così com'è o, spesso, concorrere a peggiorarlo.
È che non coltiviamo
"l'umanità", come dote, è questo il problema fondamentale, mi sa...
Quando lavori in
un call-center, o in una reception o in un ufficio, non è che
direttamente tu faccia del male a qualcuno – al massimo gli rompi i
coglioni o non gli offri il servizio che sarebbe previsto o glielo
offri di qualità scadente, con rare eccezioni... - è che fai
qualcosa con l'unico scopo di poterti pagare un affitto e del cibo e
molto poco altro (oramai).
E certo non è
colpa tua.
Ma non puoi manco
metterti a considerare quest'attività un valore e un ideale da
portare avanti e tramutarla in una colpa, nel caso di chi vi si
sottrae (in un modo o nell'altro) o cerca di lavorare il meno
possibile...
Perché non è niente di ché.
Insomma... se qualcuno trova un altro
modo di campare: buon per lui/lei.
Ovvio, purché non sia: uccidere, rubare,
stuprare, spacciare (però anche lì: dipende da cosa...)
Arrivati da una 15ina d'anni nel terzo
millennio d.C., bo?... forse potremmo iniziare a pensare ad altre
forme di attività, di lavoro e di economia.
Le risorse e le tecnologie ci sono, il
cibo non manca (basterebbe distrubuirlo e condividerlo). Sono i carburanti (inquinanti, per di più) che
cominciano a scarseggiare...
Per quello basterebbe investire nelle
fonti rinnovabili, ma non si sa perché non vien fatto seriamente...
(si sa... ma non si sa...)
E il lavoro potrebbe essere qualcosa di
veramente utile, qualcosa che serve a rendere il pianeta meno:
nevrotico, meno disumano, meno violento e guerrafondaio, meno
ingiusto e indegno.
Ma pare che questo non si possa fare.
Non si sa per quale ragione la gente va avanti sul sentiero
esemplificato tanto bene dalla frase di Gino&Michele:
“mangiate merda: milioni di mosche
non possono essersi sbagliate”...
I topolini/cricetini continuano a correre nella ruota e inveiscono contro chi non fa altrettanto!
Le faine ti snobbano, perché sono più abili di te a barcamenarsi (sì, è vero... hai ragione).
Gli squali non guardano in faccia a nessuno - me cojoni...
Aò, a me me piasce 'a scicala... che se poi si fa furba, non è detto che faccia una brutta fine d'inverno...
La scicala accessoriata...
ps cmq domani mi sa che vado a cercare lavoro :'( ...forse... beh, cmq nei prossimi giorni...
...credo...
ps cmq domani mi sa che vado a cercare lavoro :'( ...forse... beh, cmq nei prossimi giorni...
...credo...
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