mercoledì 24 luglio 2013

Pisapia e la nuova Milano per i giovani...

Correndo in bici per beccare l'inizio del film ho a mala pena notato che ci fossero meno musici e saltimbanchi in C.so Vittorio Emanuele.
Al ritorno passeggiando con più calma ho incrociato l'inizio dello spettacolino di un'artista di strada. La gente si stava radunando attorno ad una ragazza slava, che aveva messo su della musica balcanica, molto carina, proponeva uno spettacolo di clownerie, giocoleria, c'erano anche quelle funi che si fan roteare coi tizzoni accesi alle estremità... probabilmente era brava, ma nessuno ha potuto ammirarla.
 

Perché sono arrivati i vigili, i vigili della nuova milano di Pisapia, una Milano per i "ggiovani", una Milano viva e vivace, non quella Milano dove non si vive e non ci si diverte senza i dané... e le hanno parlato. Si è tolta il berretto rosso da monello che le raccoglieva i capelli, incredula, ha raccolto il cappello che aveva messo in terra per le offerte del pubblico. 
Lo spettacolino è morto sul nascere, mi son spiegata allora come mai la via non fosse piena di musicisti, cantanti e pseudo-cantanti, come le altre volte.
Piano piano gli astanti si sono dispersi, un uomo ha deciso di darle comunque una moneta e lei ha raccolto le sue cose. 

I vigili per fortuna, m'è sembrato non le facessero la multa, non le han chiesto documenti, sfatando la fama della categoria (che li vorrebbe un po' stronzi...) ed eran calmi, quasi costernati.
Ho ripensato a quello che avevo visto qualche giorno prima durante la notte bianca: quel duo vomitevole col chitarrista sfrang-sfrang e il cantante della domenica, sempre sul baratro della stecca, che cantava "o sole mio" oppue "oi vita, oi vita mia", non ricordo, coinvolgendo il pubblico, in un locale ai piedi di uno di quei mostri di cemento che hanno costruito all'isola.

A quelli nessuno ha chiesto di tornarsene a casa.
 E ho ripensato anche, per l'ennesima volta, che per far eleggere questo sindaco, partecipando alla campagna elettorale, perché mi ero illusa, come una stupida: ho cantato pure io, una sera, senza compenso, senza contributi e senza siae pagati.
Non aggiungo altro.

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