Ne
ho parlato con diverse persone, per cui so che non sono l'unica a cui
è successo.
Lo
sport nazionale milanese è il: ti vedo, ma faccio finta di no...
E perché mai?, voi vi chiederete...
Bah,
a volte:
perché si tratta di una conoscenza superficiale...
ma
manco un saluto? Cosa costa un saluto?
Perché
non mi sei tanto simpatico...
ma
il saluto non è una dichiarazione né d'amore né di simpatia... è
solo educazione, o al limite segno di buona vista e buona memoria...
no,
è che... c'ho i coglioni girati...
e
allora nn mi saluti? E io cosa c'entro coi tuoi coglioni girati, che
non ci vediamo da una vita?
Appunto,
non ci vediamo da una vita e quindi nn so di cosa parlarti...
ma
nn dobbiamo per forza parlare, basta che fai ciao con la manina!!...
Perché
le persone fanno questa cosa a milano?
Sono
giunta alla conclusione che è una questione di maschere, di ruoli
sociali e di insicurezze.
Se
riincontri una persona che conosci poco, con cui non si è stabilito
un legame d'amicizia, solo una generica e momentanea sintonia, o a
volte manco quella, giusto una conoscenza, non la saluti soprattutto
se ti trovi in un altro contesto sociale in quel momento. Sei con
degli altri amici, oppure sei per i fatti tuoi, e proprio perché sei
per i fatti tuoi, non ti va di salutare.
Ma
è una questione di ruoli... e di maleducazione.
La
cosa più brutta è che ti costringono in qualche modo a farlo con
loro. Una volta che riconosci una persona in una folla (se sei di
sinistra succede sempre alle manifestazioni -non so, in effetti, se
capiti anche alla gente della destra milanese... forse no, in fondo
hanno sempre qualcosa da intrallazzare tra di loro... secondo me loro
non lo praticano lo sport nazionale milanese, ma bisognerebbe
verificare...) dicevo, una volta che riconosci una persona nella
folla e provi a lanciarle uno sguardo sorridente, o per lo meno
pacifico, più volte, e questa non risponde, elude... finisci col
dirti: “Vabbé, pazienza. Allora facciamo finta che ci sia un muro
invisibile che ci impedisce solo a noi due di vederci, va bene? Così
sei più contento...”
E
te ne torni a casa con una sensazione così brutta e squallida di
disumanità, o di stupidità (profonda!), o di incomprensibili menate
-a seconda di chi ha finto di non vederti e di che tipo di persona è
e di quante persone hai incontrato in quel periodo o giorno che han
fatto la stessa cosa.
Su
tutto, è questa la cosa che rende milano una città
brulla e desolata.
E
finché non cambieremo questa cosa non cambieremo niente, a milano.
Non
salutare una persona che conosci anche poco è un modo di chiudersi
alle possibilità, è un modo di deprimere la propria umanità e
generosità.
Che
cosa costa un saluto?
Un
saluto non significa: ti voglio bene, tengo tanto a te, tengo tanto
alla tua opinione, etc...
un
saluto significa solo: ah, ecco: ti ho visto, mi ricordo della tua
faccia.
Fatelo
e milano farà un po' meno schifo!
Il contrario capita sul posto di lavoro dove capita di dover dire "ci siamo già salutati". Ci si incontra enne volte al giorno e tutte le volte ci si saluta (io utilizzo un movimento del capo automatico dopo il primo saluto ) come a voler dire : ok non è cambiato nulla fra noi siamo ancora buoni colleghi. Poi quando si litiga per qualche giorno non ci si guarda più per poi fare pace e così via. E poi dicono i bambini...
RispondiEliminainfatti sul posto di lavoro i ruoli sono ben definiti. ma se ti capita di incontrare alcune delle stesse persone che vedi sempre sul posto di lavoro in un altro contesto è lo stesso? sopratutto nel caso di colleghi con cui nn hai legato molto...
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