In the garden of peace
there is no space for sighs or tears,
In the garden of bliss
there is no time for whispering or stolen kisses,
In the garden of love
there is no time or space
for lies and betrayals.
In these gardens
only true and naked souls are allowed.
That's how it is mine.
That's how I expect it to be yours,
When you'll come.
One day.
Cantante, insegnante di canto, autrice di canzoni, poesie e racconti. Diplomatasi nel 2002 in Scrittura Drammaturgica presso la Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, accede al corso di Canto Jazz della Civica Scuola di Musica Jazz di Milano lo stesso anno e si diploma nel 2006. Tra il 2006 e il 2009 frequenta il corso di Laurea in Jazz presso il Conservatorio verdi di milano dove si laurea il 1° Marzo 2010.
venerdì 27 luglio 2018
mercoledì 4 luglio 2018
Gli amori si vivono...
Gli amori si vivono...
Quando ci sono le condizioni e l'impegno reciproco per farlo.
E anche quando queste ci sono... Può capitare di discutere, perché siamo tutti diversi e pare che sia uno dei modi migliori per confrontarsi, comunicare, capirsi... E CRESCERE -posto che lo si faccia con onestà.
Quando le cose sono difficili si può discutere di più (se ci si tiene)... Perché le alternative sono: mandarsi a quel paese o farsi la guerra.
La guerra e i bracci di ferro con l'amore non c'entrano nulla.
Creano separazione.
Nelle relazioni si vince in due o si perde in due e mettersi a far la guerra (pensando che sia importante stabilire chi comanda) è il modo migliore per perdere.
Chi coltiva la guerra e la sopraffazione troverà l'odio, chi vi preferisce il dialogo e il rispetto troverà la vicinanza, prima o poi.
La faida non è una novità, i due pesi e due misure, non sono novità, la prepotenza e l'egoismo non sono novità e nemmeno l'orgoglio è una novità.
Quando ci sono le condizioni e l'impegno reciproco per farlo.
E anche quando queste ci sono... Può capitare di discutere, perché siamo tutti diversi e pare che sia uno dei modi migliori per confrontarsi, comunicare, capirsi... E CRESCERE -posto che lo si faccia con onestà.
Quando le cose sono difficili si può discutere di più (se ci si tiene)... Perché le alternative sono: mandarsi a quel paese o farsi la guerra.
La guerra e i bracci di ferro con l'amore non c'entrano nulla.
Creano separazione.
Nelle relazioni si vince in due o si perde in due e mettersi a far la guerra (pensando che sia importante stabilire chi comanda) è il modo migliore per perdere.
Chi coltiva la guerra e la sopraffazione troverà l'odio, chi vi preferisce il dialogo e il rispetto troverà la vicinanza, prima o poi.
La faida non è una novità, i due pesi e due misure, non sono novità, la prepotenza e l'egoismo non sono novità e nemmeno l'orgoglio è una novità.
martedì 3 luglio 2018
I manipolatori
Un discorso breve sui manipolatori:
sono persone che cercano di usare gli altri per ottenere quello di
cui hanno bisogno. Usano mezzi psicologici, come il fare qualcosa per
te per venire a riscuotere un “credito” ben più alto di quello
che hanno offerto loro, se non lo fai cercano di farti sentire in
colpa e costantemente fanno ricorso a critiche e lusinghe, zuccherini
e bocconcini di fiele...
Perché lo fanno?
Perché stanno male e perché non sono
consapevoli: non sono consapevoli del fatto che possono fare da soli
molte cose buone per se stessi e per gli altri e non sono consapevoli
di quanto sia ingiusto e quanto faccia male a loro stessi manipolare
gli altri.
E non si rendono conto di usare le persone.
Vivono di un'immagine illusoria di se
stessi e sfuggono alla profondità e alla verità più profonda del
sentire, di quello che cioè li porta a manipolare gli altri: sentono
di non valere niente, di non essere capaci di far nulla, di esser
buoni solo a abbindolare gli altri.
E non è vero.
Tutto questo circo gli serve per non
affrontare e superare i propri limiti, traumi, ferite.
Stargli accanto non serve a guarire le
loro ferite.
Abbandonarli non serve a spingerli a
prendersi cura di se stessi.
In pratica non c'è modo di aiutarli.
Hanno sempre fatto così, faranno
sempre così.
È su questo che bisogna mettere i piedi
per terra: l'amore non guarisce un manipolatore. L'amore non arriva
manco a sfiorarlo. Per quanto lo desideri ardentemente,
struggentemente, la sua incapacità di amare se stesso, gli preclude
qualsiasi forma di vero amore.
Il manipolatore non ha speranza di
crescere per sua stessa scelta. Lui cercherà sempre di ottenere quello che vuole manipolando gli altri così come un neonato piange disperatamente per ottenere: attenzione, cibo e pulizia del patello.
Ma anche chi perde tempo coi
manipolatori blocca il proprio percorso di crescita.
È un peccato... ma è così.
Tentare di convincere un manipolatore, per vie traverse, a smettere di manipolare... è ridicolo e sarà il caso che smetta di farlo.
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