Ma veniamo a temi seri, concreti e attuali: ossia la riforma della scuola pubblica.
La sintesi di questa riforma è che la scuola di fatto è stata trasformata in un fortino inespugnabile.Perché per fare il concorso ci vogliono 30cfa, che però sono a numero chiuso e per avere la cattedra ce ne vogliono altri 30, che però non sono garantiti, li vinci solo se vinci il concorso.
I 60 sarebbero quelli auspicabili e sarebbero aperti anche agli studenti interni al conservatorio, però hanno un numero limitatissimo (almeno così è scritto sul sito del Conservatorio di Milano).
Chi ha fatto i 24, del previgente ordinamento e magari li ha anche certificati, in linea di massima se la prende in der post, perché varranno solo se vincerà il concorso e solo fino alla fine di quest'anno...
Ma veniamo ai costi: per i 60 cfa 2500 per gli esterni, 1750 per gli interni (SENZA FASCE DI REDDITO), per i 36 2000 schei, e per i 30, sempre 2000 schei.
Quindi per avere tutti i crediti bisogna spendere circa 4000 schei tra posto da fortunato estratto che potrà fare il concorso e posto per il fortunato vincitore del concorso che, mentre farà il suo primo anno di servizio in prova, dovrà completare gli altri 30.
In molte città questi percorsi non sono stati attivati, quindi magari lo devi fare in un'altra città. Mentre lavori...
A Bologna gli studenti, protestando, hanno ottenuto almeno le fasce di reddito.
Ora io mi chiedo perché tutti gli altri studenti di tutte le altre città e regioni non si lamentano contro una riforma senza senso che di fatto rende inutili le lauree, o meglio, le subordina al posto come fortunato estratto per i 30cfa, etc...
Perché in questo paese la maggioranza è sempre pronta a subire qualsiasi cosa?
Perché non si cerca mai una soluzione equa e accettabile per tutti, ma solo una soluzione personale?
Probabilmente perché ognuno si sente tanto speciale e in competizione col prossimo, non vedo altra spiegazione, il ché va un pelino oltre il semplice individualismo.
E così ce la pigliamo tutti in der post.
Magari pensavate che la formazione necessaria per insegnare la si potesse conseguire durante i 5 anni di studio universitario interpuntati da due lauree... E invece no! Si impara tutto durante il conseguimento dei 60cfa - previo pizzo di 4000, se hai fortuna per i primi 30cfa e di vincita del concorso (a base di burocrazia, ma in termini di quale comma di quale regola disciplina la materia X, ma non serve specificare cosa dica, finiresti per ragionare sui contenuti).
Tre anni di studio, con laurea, test di ammissione sotto condizione, per il biennio, più seconda laurea... non servono a niente in termini lavorativi! Da soli non danno accesso a nessun impiego nel pubblico - e nemmeno nelle scuole parificate, che richiederanno gli stessi requisiti.
Eh, ma i posti sono pochi...
Umh, sì, certo... i posti sono pochi. Ma conseguire i crediti non significa avere diritto alla cattedra, significa solo avere i prerequisiti per insegnare, e poi un giorno, quando si riuscirà a vincere il concorso e ci sarà il posto, ad avere una cattedra.
Il numero limitato per le assunzioni può essere comprensibile - anche se ci sono le famose classi pollaio, le nomine di molte docenze tutti gli anni, etc...
Ma il numero di posti limitati per la formazione dopo aver superato due test di ammissione al triennio e al biennio?
Veramente non vi sa un pochino di vessazione?
A me fa l'effetto di una scarpa schiacciata sul muso da qualcuno che ti strilla: "vattente! vattene! non ci puoi entrare nella scuola pubblica, non puoiiiii!!!!!!
Vai a lavorare al McDonald!" Ah, dettaglio che continua a tornarmi in mente: non molto tempo fa ho letto un articolo, pubblicato su orizzonte scuola, che preannunciava la svolta del futuro: L'intelligenza artificiale sostituirà gli insegnanti nelle scuole.
Mi raccomando, obbediamo senza creare problemi, zittini, diligenti, ossequiosi, solerti e zelanti...
Eh, ma i posti sono pochi...
Umh, sì, certo... i posti sono pochi. Ma conseguire i crediti non significa avere diritto alla cattedra, significa solo avere i prerequisiti per insegnare, e poi un giorno, quando si riuscirà a vincere il concorso e ci sarà il posto, ad avere una cattedra.
Il numero limitato per le assunzioni può essere comprensibile - anche se ci sono le famose classi pollaio, le nomine di molte docenze tutti gli anni, etc...
Ma il numero di posti limitati per la formazione dopo aver superato due test di ammissione al triennio e al biennio?
Veramente non vi sa un pochino di vessazione?
A me fa l'effetto di una scarpa schiacciata sul muso da qualcuno che ti strilla: "vattente! vattene! non ci puoi entrare nella scuola pubblica, non puoiiiii!!!!!!
Vai a lavorare al McDonald!" Ah, dettaglio che continua a tornarmi in mente: non molto tempo fa ho letto un articolo, pubblicato su orizzonte scuola, che preannunciava la svolta del futuro: L'intelligenza artificiale sostituirà gli insegnanti nelle scuole.
Mi raccomando, obbediamo senza creare problemi, zittini, diligenti, ossequiosi, solerti e zelanti...
Che tanto era solo un articolo, eh? Mica bisogna credere alle cose che ti dicono alcuni anni prima, che poi, di solito, si realizzano puntualmente...
Vai tra', bro'! 😎
PS per non parlare di tutti quelli che vendono corsi on-line e del modo in cui ci stanno lucrando sopra, a quanto pare con corsi truffa che poi non hanno nessuna validità, ma intanto li paghi...
Giusy sei fantastica. Hai una forza dentro alle parole che se le analizziamo devasterebbero, come un domino, tutta la politica che c'è dietro a queste cose. Dobbiamo faticare fino alla fine dei nostri giorni. Sia che ci siamo laureati che no. Forse chi non fa nulla è privilegiato. Grazie mille. Sei fortissima. Continua a lottare per te, per tuo figlio e famiglia intera. Buon giovedì. Buona pasqua e pasquetta. Rilassatevi.
RispondiEliminaGrazie, son contenta che apprezzi e spero che sempre più docenti e lavoratori inizino a prendere coscienza e reagiscano alle ingiustizie e agli abusi ;)
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