studio socio-antropologico:
mamme al parco con figli maschi, piccoli:
mamma n°1:
redarguisce il nanetto perché degusta la cocacola pucciandoci dentro le patatine, come fossero cantuccini col vin santo... visto che mi vede ridere mi chiede se me lo voglio portare a casa, suo figlio?
le dico, massì, in prestito per un po'...
alla fin fine non era una cosa carina da dire, ma cmq, va be'...
mamma n°2:
prende quasi per la gola (nn proprio letteralmente, però...) il figlio:
mi hai capito? non giocare coi sassi sennò quando torniamo a casa ti butto tutti i regali per il compleanno, hai capito?
il bimbo terrorizzato annuisce...
lei incalza:
e perché hai ancora in mano i sassi, eh?
il poverino terrorizzato spalanca le mani e le porta sopra la testa come a dire: no, no, non ce li ho più, calmati, eh?
la mamma n°1 allora per non essere da meno dice a suo figlio:
e adesso quando torniamo a casa stai un po' in camera tua, da solo, a riflettere su quello che hai fatto, va bene?
a regà! (anche se sarebbe più corretto dire: 'a stronze!) ma checazz'è?
so' bambini, non pungiball emotivi per le vostre frustrazioni esistenziali!
che è sta logica del ricatto? che so' sti pipponi "stai nella tua stanza a riflettere..." ma siete sceme?!?
non gli puoi dire: non giocare coi sassi che vi fate male?
ma piuttosto mollaje 'na sculacciata (simbolica) se ha fatto VERAMENTE qualcosa che non va! no 'ste pippe!!!!
dio santo, ma io nn lo so...
la specie si estinguerà! come faranno mai ad avvicinarsi ad una donna, da grandi, con due madri così?!? tra l'altro rinsecchite e sprucide!...
diobono!...
che poi... la cosa veramente brutta è: che siccome non gli facevano violenza fisica, non gli potevi manco dire niente...
ognuno pensa che i figli siano roba sua, mentre: i figli non sono cose: sono persone!
e questo genere di trattamenti storpiano i bambini molto di più della brutalità evidente... cioè: gli insegni il ricatto, lo istighi alla ribellione (che vuoi che ti dia pure retta quando gli dici stronzate retoriche come: poi a casa stai nella tua stanza a riflettere su quello che hai fatto... solo perché il figlio è un po' esuberante... embé? che dev'essere? uno zombie?!) gli fai sentire che, forse, gli vuoi bene se fa quello che vuoi tu e lo tieni a distanza, senza rendertene conto... bo? robe orrende...
mamme al parco con figli maschi, piccoli:
mamma n°1:
redarguisce il nanetto perché degusta la cocacola pucciandoci dentro le patatine, come fossero cantuccini col vin santo... visto che mi vede ridere mi chiede se me lo voglio portare a casa, suo figlio?
le dico, massì, in prestito per un po'...
alla fin fine non era una cosa carina da dire, ma cmq, va be'...
mamma n°2:
prende quasi per la gola (nn proprio letteralmente, però...) il figlio:
mi hai capito? non giocare coi sassi sennò quando torniamo a casa ti butto tutti i regali per il compleanno, hai capito?
il bimbo terrorizzato annuisce...
lei incalza:
e perché hai ancora in mano i sassi, eh?
il poverino terrorizzato spalanca le mani e le porta sopra la testa come a dire: no, no, non ce li ho più, calmati, eh?
la mamma n°1 allora per non essere da meno dice a suo figlio:
e adesso quando torniamo a casa stai un po' in camera tua, da solo, a riflettere su quello che hai fatto, va bene?
a regà! (anche se sarebbe più corretto dire: 'a stronze!) ma checazz'è?
so' bambini, non pungiball emotivi per le vostre frustrazioni esistenziali!
che è sta logica del ricatto? che so' sti pipponi "stai nella tua stanza a riflettere..." ma siete sceme?!?
non gli puoi dire: non giocare coi sassi che vi fate male?
ma piuttosto mollaje 'na sculacciata (simbolica) se ha fatto VERAMENTE qualcosa che non va! no 'ste pippe!!!!
dio santo, ma io nn lo so...
la specie si estinguerà! come faranno mai ad avvicinarsi ad una donna, da grandi, con due madri così?!? tra l'altro rinsecchite e sprucide!...
diobono!...
che poi... la cosa veramente brutta è: che siccome non gli facevano violenza fisica, non gli potevi manco dire niente...
ognuno pensa che i figli siano roba sua, mentre: i figli non sono cose: sono persone!
e questo genere di trattamenti storpiano i bambini molto di più della brutalità evidente... cioè: gli insegni il ricatto, lo istighi alla ribellione (che vuoi che ti dia pure retta quando gli dici stronzate retoriche come: poi a casa stai nella tua stanza a riflettere su quello che hai fatto... solo perché il figlio è un po' esuberante... embé? che dev'essere? uno zombie?!) gli fai sentire che, forse, gli vuoi bene se fa quello che vuoi tu e lo tieni a distanza, senza rendertene conto... bo? robe orrende...
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