Se digiti su
youtube “the artist trailer ita” vien fuori questo: delle
interviste di gente che si dice entusiasta e felice di andare a
vedere un film di quasi due ore: muto!
E “che idea
originale”, commentano. Un'idea originale che era la norma se non
l'unica scelta possibile all'inizio del secolo scorso. Un'idea che ha
cercato di sopravvivere al sonoro soccombendovi. E, infine, un'idea
originale che Aki Kaurismaki ha già avuto nel '99, trattandola, a
mio avviso, in maniera molto più originale, nel film Juha, un muto
accompagnato da musiche rock, suppongo composte appositamente per il
film, e anche altro, mi pare ci sia qualche brano classico, etc...
Ora, dire che
l'idea sia esaltante credo sia possibile solo a ricchi intellettualoidi annoiati che ci tengono a darsi un tono.
È oggettivamente
pesante seguire un film in cui tutto viene raccontato con la mimica e
la musica, qualche didascalia e lasciando il resto all'intuito (come
quando il poliziotto parla per un bel pezzo al protagonista
imbambolato davanti a una vetrina e fissare un frac che gli ricorda
le glorie e i successi perduti.. il poliziotto parla per un pezzo e
nessuno che si degni di metterci una didascalia... cose come queste
urtano un po'... ad ogni modo...).
Pregi e difetti:
gli attori si sforzano di esagerare la mimica riproducendo la
recitazione del muto; è un film muto sul muto, i film che erano
stati girati in passato sul muto erano in sonoro, è, quindi, come se
ti desse l'altro punto di vista; però c'è un ché di morboso in
questo silenzio o musica e bocche che si agitano e l'incubo col
sonoro attorno al protagonista che però resta muto...; è
emozionalmente molto trattenuto e innaturale, e nello stesso tempo
esasperato, voglio dire da una parte loro due si piacciono, va da sé,
lei è la protagonista bona, lui il protagonista maturo ma piacente e
famoso (e di successo, all'inizio del film -soprattutto grazie al
cane che è di gran lunga più espressivo e accattivante di lui!),
però non ci provano mai, prima perché lui è sposato, poi perché
lei ha successo nel sonoro e lui si rifiuta di fare film sonori e
gira un altro film muto che decreta la sua rovina, ma e c'è un altro
ma: nonostante questa inconcludenza soprattutto di lui e nonostante
questo ego pomposo e nobiliare di lui, lei è innamorata persa... e
io non ho potuto fare a meno di chiedermi: perché? Ma ppeerchééé?
Questo potrebbe essere un altro tratto ripreso dal muto: le eroine
sono sempre innamoratissime del protagonista, ma ti venisse un colpo
se riesci a capire perché! E soprattutto lo sono a prescindere da
come lui le tratti, sempre e comunque.
Bah!...
Ovviamente il film
ha il suo happy ending, manco a dirlo.
Ed è questo che
mi ha disturbata, assieme a un altro paio di cose: la prima è che si
intitola The Artist, riferito all'attore trombone di muto, mentre è
evidente che il cane è molto più bravo, interessante, sensato,
intelligente e talentuoso di lui! La seconda è che è come se ci
fosse un messaggio di fondo, che sarà anche vero, magari, ma mi dà
fastidio lo stesso: adeguati! Non andare dritto per la tua strada
seguendo le tue convinzioni: adeguati e, in questo caso, passa al
sonoro!
Mille volte meglio
Aki, che gira una sorta di moderno melodrammone, con miserie e
nobiltà dell'animo umano e senza un happy ending, ma nemmeno un
finale tragico. È come un finale pari, 1 a 1 o 0 a 0, dipende, senza
perdono e senza vendetta. Senza clichet, molto più originale.
Aki Kaurismaki,
Juha, '99, molto più originale!
P.s.
ovviamente c'è la tristezza di pensare che pare non si sappia più
cosa inventare e che riproporre un muto nel 2011, molto simile al
muto originale, possa risultare un'idea geniale!
Bah!....
Nessun commento:
Posta un commento